Inviato: Gio Giu 16, 2016 11:01 am Oggetto: art 80 d.lgs 50 2016 anche i Sincadi?
Buongiorno,
secondo voi i sindaci debbono dichiarare l'assenza di sentenze di condanna per l'art. 80 c. 1 da lettera a) a g) ?
leggo pareri discordanti.
Buongiorno, secondo me i sindaci non sono tenuti a dichiarare l'assenza delle condanne di cui all'art. 80 1°comma. Infatti il comma 3° chiarisce quali sono le figure a cui applicare il comma 1° e mi pare che nel predetto comma 3 non sono indicati i sindaci a meno che agli stessi non è stato conferito mandato di rappresentanza dell'operatore economico,
Nella frase in questione, oltre a “di direzione o di controllo” c’è anche “di direzione o di vigilanza”. Nel vecchio art. 38 queste diciture non c’erano, quindi è indubbio che il Legislatore abbia voluto introdurre nuovi soggetti che prima non rientravano nelle cause di esclusione, altrimenti se nulla doveva cambiare avrebbe lasciato la frase così come era nell’art. 38 senza modifiche. Orbene, nel nostro ordinamento relativo al diritto societario, il controllo o la vigilanza sono disciplinate dal codice civile (art. 2380 e seguenti), e precisamente, laddove presenti nelle diverse tipologie di società, rientrano tra esse, oltre al collegio sindacale anche i revisori legali, i consigli di sorveglianza e i comitati di controllo. Bisogna poi aggiungere, sempre laddove presenti, i membri di vigilanza ai sensi dell’art. 6, c. 1, lett. b, d. Lgs. 231/2001. Per quanto riguarda le dichiarazioni faccio presente che va fatta una sola dichiarazione per ogni impresa, attraverso il modello DGUE, ove tutti i soggetti dell’art. 80 sono tenuti a sottoscriverlo.
"Per quanto riguarda le dichiarazioni faccio presente che va fatta una sola dichiarazione per ogni impresa, attraverso il modello DGUE, ove tutti i soggetti dell’art. 80 sono tenuti a sottoscriverlo".
L'onere della sottoscrizione plurima non lo vedo.... Dove c'è scritto
Inoltre il comma 1 non si applica ai sindaci in quanto non fanno parte del CDA
abbastanza fumosa come questione devo dire.
anche io non faccio mai la dichiarazione plurima del DGUE.
Vero che non fanno parte del CDA e il primo periodo fa pensare che non debbano dichiarare, ma il secondo periodo cita "o dei soggetti muniti di poteri di rappresentanza, di direzione o di controllo"
Mi riferisco alla sottoscrizione plurima e non alla dichiarazione plurima che sarebbe un’altra cosa:
Nelle Istruzioni del “REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/7 DELLA COMMISSIONE” del 5 gennaio 2016, ad un certo punto leggiamo “In tutti i casi in cui più persone siano membri del consiglio di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell'operatore economico o vi abbiano poteri di rappresentanza, di decisione o di controllo, ognuna può dover firmare lo stesso DGUE, in conformità alle norme nazionali, comprese quelle che disciplinano la protezione dei dati. Per quanto riguarda la firma o le firme da apporre a un DGUE, si osservi che la firma del DGUE può non essere necessaria se il DGUE è trasmesso all'interno di un pacchetto di documenti la cui autenticità e integrità sono garantite mediante le prescritte firme dei mezzi di trasmissione. “
“Ad esempio: se l'offerta e il relativo DGUE in una procedura aperta sono trasmessi a mezzo posta elettronica provvista di una firma elettronica del tipo prescritto, possono non essere necessarie firme aggiuntive del DGUE. Potrebbe inoltre non essere necessario l'utilizzo della firma elettronica del DGUE se tale documento è integrato in una piattaforma elettronica per gli appalti il cui accesso presuppone un'autenticazione elettronica.”
Secondo il mio parere potrebbe essere applicabile anche l’art. 47, comma 2, del DPR 445/2000: “La dichiarazione resa nell'interesse proprio del dichiarante può riguardare anche stati, qualità personali e fatti relativi ad altri soggetti di cui egli abbia diretta conoscenza.”
Sulla questione dei sindaci ho già espresso il mio parere. Nell’art. 80, comma 1, leggiamo: “dei membri del consiglio di amministrazione cui sia stata conferita la legale rappresentanza, di direzione o di vigilanza o dei soggetti muniti di poteri di rappresentanza, di direzione o di controllo, …………………”. Se dobbiamo pensare che chi lo ha scritto si riferiva solo al CDA, penso che anche un bambino della prima elementare al suo posto si sarebbe fermato al periodo prima della virgola e cioè “dei membri del consiglio di amministrazione cui sia stata conferita la legale rappresentanza”. Che senso avrebbe aggiungere dopo quella virgola tutta la tiritera che hanno aggiunto?
E’ giusto chiedersi che sarà mai questa “vigilanza” o questo “controllo”. Potrebbe essere la vigilanza sul cancello di ingresso? Potrebbe essere il controllo del cane di guardia? Chi lo sa! Purtroppo chi ha scritto questa cosa non ce lo dirà mai, nemmeno sotto tortura. Io, nel mio post precedente, cercando di entrare nella testa dello scrittore in questione, la mia interpretazione l’ho data. Di sicuro non possiamo far finta di nulla, non possiamo dire che siccome non è chiaro allora facciamo finta che queste parole non ci siano.
Peraltro, la questione non finisce qui. Come avrete notato, mentre nell’art. 80 il primo periodo è “dei membri del consiglio di amministrazione cui sia stata conferita la legale rappresentanza”, nella Direttiva così come anche nel DGUE-UE il primo periodo è invece “un membro del consiglio di amministrazione”. La differenza non è di poco, anzi è il cielo con la terra. Per esempio in una SpA possiamo avere che solo il Presidente abbia la legale rappresentanza e tutti glia altri consiglieri nessun potere. In tal caso, secondo l’art. 80, tra i soggetti rientrerebbe solo il Presidente, mentre secondo la Direttiva tutto il CDA, anche se i consiglieri non hanno nessun potere. Secondo me prevale la Direttiva, quindi io opto per considerare tutto il CDA a prescindere dai poteri. Del resto, se poi dobbiamo aggiungere anche i Sindaci, che contraddizione sarebbe far rientrare tutto il Collegio sindacale e poi non anche tutto il CDA.
Cari colleghi ogni tanto mi viene lo sconforto. Quando cambieremo in Italia?
La norma è scritta male ma credo che abbiano voluto inserire tutti i soggetti previsti dalla legge antimafia....
Io risolvo indicando nei documenti di gara che la dichiarazione va resa anche per tutti i soggetti indicati all'art. 80 comma 3.
Peraltro va resa solo la dichiarazione di cui al comma 1... non capisco per quale motivo hanno omesso il comma 2 (presumo perché il nuovo codice fa riferimento all'operatore economico e non ai soggetti individuali)
possibile.
nella normativa però hai dentro anche i famigliari conviventi maggiorenni.
mettiamo anche quelli!! (
E' un codice che sta affossando gli appalti pubblici in maniera definitiva.
Mancano i soldi e mancano regole. Guardate nei vari sistemi di informative sulle gare italiane quante ve ne sono pubblicate da maggio ad oggi.
Concordo anche io sul fatto che “scavando in fondo al barile” si possa interpretare che ci sia una volontà, almeno parziale, di equiparare la normativa antimafia a quella delle cause di esclusione.
La dichiarazione del comma 2, la trovi nel DGUE-MIT alla sezione D. Credo che si possa interpretare, quando parla di operatore economico, nel senso che chi dichiara, stia dichiarando anche a nome di tutti i soggetti, anche perché secondo la Circolare MIT come avete già scritto, bisogna indicare nell’apposito riquadro (mancante) il riferimento ai soggetti. Non confondiamo però tra “indicare i soggetti antimafia” con i “soggetti che devono sottoscrivere il DGUE”. Quelli che devono sottoscrivere sono quelli del comma 1 , mentre quelli che devono essere indicati nell’apposito riquadro (mancante) sono quelli del comma 2 (tra questi è chiaro che rientrano anche i familiari conviventi). Del resto, quante volte anche col 163 veniva richiesto di elencare i familiari conviventi? Tantissime e tuttora.
Per quanto riguarda i sindaci c’è già chi aveva interpretato allo stesso modo, vedi un modello alla sez. B.1 di pagina 5 al seguente link
https://inva.i-faber.com/sourcing/tenders/12783/requests/43389/download/
Non so come dirvelo, ma c’è qualcuno che si è spinto anche oltre, affermando che il DGUE deve essere sottoscritto anche dai soggetti antimafia.
Leggete l’ultimo periodo del Quesito n. 11 del 21/06/2016 di cui al seguente link
Possiamo dare torto al Comune di Prato? Io non me la sento.
E’ proprio quello che io temevo. Ognuno si mette ad interpretare a modo suo e non gli si può dare nemmeno torto.
Datemi un cenno su cosa ne pensate, perché se intraprendiamo questa strada va a finire che poi il DGUE lo devono firmare anche i familiari conviventi.
Io resterei sui miei passi, limitandomi a solo elencare i familiari conviventi, mentre tutti gli altri diciamo che resterebbero soggetti alla sottoscrizione (salvandoci con il fatto che uno dichiara per tutti, se possibile).
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