oggetto: gare di appalto discriminatorie

[fabrizio61]

la regione Valle D'Aosta, continua a pubblicare gare (procedure negoziate) dove fra i requisiti che danno punteggi ai fini della selezione vi è la vicinanza della sede dell'impresa al luogo dove debbono eseguirsi i lavori.
Forse gli è consentito da qualche norma che hanno nel loro statuto da Regione autonoma ma (senza scomodare l'Europa e la globalizzazione) mi sembra una cosa che a livello normativo non esiste da nessuna parte e oltremodo discriminante. L'attestato SOA è unico dalla Sicilia alla Valle D'Aosta .

L'ANAC che dovrebbe avere il controllo sui bandi emessi e che riscuote dalle ditte ad ogni gara dov'è?

[dimonte]

Sono pienamente d’accordo con te. Anche io ho notato questa cosa della Valle D’Aosta che va avanti da un po’ di anni. Purtroppo non è l’unica anomalia nel mondo delle gare. Ce ne sono diverse anche in altre regioni. Per esempio, un’altra è quella ove chiedono di essere iscritti in appositi Albi Speciali Regionali. Ma perché mai una ditta per partecipare a una gara deve necessariamente essere iscritta in un tuo Albo Regionale? Che te frega!!!

Parliamo di ANAC ? - Ma che cosa vogliamo! Ma non se non riescono nemmeno ad emettere un bando tipo! E comunque, caro Fabrizio, lo sai bene che in Italia anche quando una cosa è obbligatoria e sono previste sanzioni per chi viola gli obblighi, c’è sempre chi pensa di poter fare in ogni caso i propri comodacci, figuriamoci laddove ci sono solo suggerimenti come nel caso ANAC, che poveretta, si deve solo limitare ad emettere “consigli” , “raccomandazioni” , “linee guida” , “pareri” il tutto con la premessa: “mi scusi, non volevo importunarla!”.
Alèèè !!!

E non mi si venga a dire che c’è comunque la giustizia amministrativa. Lasciamo perdere.