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FINANZIAMENTI: Rischio revoca per il 37% dei progetti incentivati dalla 488.
29/11/2007

A rischio revoca circa il 37% dei progetti incentivati dalla legge 488/1992. La revoca, tuttavia, non e' generalmente collegata a un procedimento truffaldino e nella stragrande maggioranza dei casi non comporta perdite finanziarie per lo Stato. Solo il 3,6% dei progetti finanziati dalla legge 488/1992 e revocati puo' essere considerato a medio-alto rischio di uso distorto.



A rilevarlo, in una nota, e' il ministero dello Sviluppo economico, che traccia un bilancio di fatti e misfatti del maggior provvedimento di incentivazione delle imprese nelle aree in ritardo di sviluppo. 

L'analisi condotta dal ministero, limitata ai primi 14 bandi, evidenzia come siano stati finanziati 34.229 progetti, di cui ne 8.837 revocati, per una quota nazionale pari a circa il 26%, in crescita nel Centro Nord (27%), in discesa al Sud (25 per cento). 

Il dato, tuttavia, precisano dal ministero, e' sottostimato, considerata l'esistenza di un numero considerevole di revoche sia in attesa di approvazione, sia potenziali, che non sono, cioe', venute alla luce in mancanza di un'ispezione (per esempio, quelle campionarie per progetti al di sotto di 1,5 milioni di euro). Nel complesso, quindi, l'insieme delle revoche possibili, considerando quelle effettive, potenziali e in attesa, e' stimato pari a circa 12.670 progetti. 

La nota analizza, poi, i provvedimenti di revoca dei contributi concessi e le irregolarita' non sanabili accertate. Obiettivo: fugare i sospetti che parte cospicua dei finanziamenti sia stata utilizzata a fini impropri, in progetti inesistenti o, addirittura, per sostenere la criminalita'. 

E cosi', dopo aver catalogato le revoche a seconda del loro grado di rischio in tre le classi (nullo, basso o medio-elevato), il ministero sottolinea come l'ampiezza del fenomeno di un uso distorto del contributo sia valutabile attraverso la distribuzione delle revoche per bando e area territoriale e la sua motivazione. Ebbene, dai dati forniti dal ministero, emerge che la revoca, generalmente, non e' collegata a comportamenti illeciti e, comunque, in molti casi, non produce perdite statali. È questo, per esempio, il caso dei progetti con rischio nullo, dove l'impresa non ha chiesto erogazioni o ha restituito completamente il ricevuto. Significativo come l'81% delle revoche complessive (70% senza erogazioni e 11% con restituzione completa degli incentivi) sia di questo tipo, a fronte di un 19% di progetti revocati che evidenziano elementi di rischio, che rapportati all'universo delle «agevolate» hanno una percentuale del 7 per cento. I progetti che presentano elementi di rischio elevati sono 1.243, pari al 3,6% del totale dei progetti agevolati.

Il dicastero economico evidenzia, infine, come, dal 1996, anno del primo bando, a oggi, siano stati incentivati 40.564 progetti, il 68% nel Mezzogiorno. Finanziati investimenti per 76.587 milioni di euro, il 29% coperto dall'incentivo pubblico. Inoltre, nei primi 35 bandi i progetti hanno preventivato un'occupazione aggiuntiva di oltre 555.700 nuovi addetti (il 76% al Sud), con un costo medio statale per ogni nuovo addetto pari a 40mila euro.

Fonte: Il Sole 24 ore.

 


 
 
 
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