E' in corso la stagione del rinnovo degli appalti in alcuni settori del pubblico cosi' come nel privato riguardanti sia le manutenzioni che i servizi, da anni ormai esternalizzati.
L'aggiudicazione dei suddetti appalti sta determinando un clima di incertezza occupazionale, ma anche molta preoccupazione, tra i lavoratori interessati, di natura economica e sugli aspetti legati alla sicurezza e ai diritti sino ad oggi maturati.
Purtroppo in mancanza di una regolamentazione della politica degli appalti nel nostro
territorio, piu' volte richiesta dalle organizzazioni sindacali, i lavoratori sono gli unici a pagare, quando va bene,
solo il disagio dell'emigrazione da una azienda all'altra, quando va male,
la penalizzazione di tornare ad essere considerati dei lavoratori precari.
Esempi se ne possono fare tanti di aziende, in particolare negli enti locali e nelle pubbliche amministrazioni (ospedale, comune e provincia),
che hanno avuto l' assegnazione degli appalti e che durante la gestione degli stessi, non rientrando con i costi previsti dal capitolato di appalto,
hanno scaricato sui lavoratori i costi aggiuntivi, recuperandoli attraverso la riduzione dei salari, degli orari di lavoro, non pagando gli stipendi e peggio ancora abbandonando l'attivita' e non versando il TFR ai lavoratori.
Sara' un caso, forse no, ma spesso e volentieri a pagare a caro prezzo, la non aggiudicazione dell'appalto a favore di imprese che vengono da fuori, sono soprattutto le aziende locali.
Nulla in contrario nei confronti di chi ha partecipato al rinnovo di questi appalti, ma a chi giova destabilizzare un sistema che sino ad oggi garantiva efficienza dei servizi, produttivita', occupazione stabile e sicurezza del lavoro?
La CISL ritiene che sia ora di iniziare a intraprendere un nuovo percorso per la salvaguardia dell'economia
locale, a difesa di quelle imprese che investono i loro profitti nel nostro territorio creando altre occasioni di lavoro e che invece vengono sfrattate o costrette a chiudere da altre che vengono, prendono e poi vanno via, cosi' come sta accadendo per la Carrefour.
Non si puo' piu' continuare ad assistere che da parte delle amministrazioni locali si enfatizzi lo sviluppo dei servizi per il rilancio economico ed occupazionale del nostro territorio e non riflettere poi su quanto accade nei confronti dei lavoratori.
La CISL a questo punto si chiede quale valore abbiano i tanti accordi sottoscritti alla presenza del Prefetto sulla trasparenza e la legalita' sugli appalti.
E' ora che da parte degli enti preposti si osservi con piu' attenzione questo settore affinche' si evitino eventuali illeciti che possano condizionare la regolarita' del rinnovo degli appalti o sfruttamenti del personale.
Da parte nostra, la CISL continuera' a stare a fianco dei lavoratori per tentare di migliorare le loro condizioni.
fonte: http://www.trcb.it/index.php?art=2633
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