ROMA (ANSA) - Sono gli insegnanti privati, quelli che danno le classiche
ripetizioni pomeridiane, i campioni dell'evasione fiscale. A non ricevere
una regolare fattura al termine della lezioni e' infatti quasi l'80% degli
studenti. Ma a sfuggire al fisco sono anche baby sitter, badanti e collaboratori
domestici, nonche' gran parte degli artigiani che effettuano lavori in casa,
dai muratori agli idraulici.
Ad analizzare il comportamento fiscale dei lavoratori italiani e' stata l'Eures,
istituto di Ricerche Economiche e Sociali, che, nel suo secondo rapporto
sull'evasione fiscale in Italia, ha preso in considerazione 41 categorie,
evidenziando irregolarita' tutt'altro che insignificanti anche tra i
professionisti (architetti, psicologi e avvocati in primis) e tra i
commercianti.
Negli ultimi tre anni (il precedente rapporto dell'Eures risale al 2004), gli
evasori sono aumentati in tutte le categorie professionali, sottolinea
l'istituto. Dalle testimonianze degli italiani, intervistati su quante ricevute
ricevono al giorno e da chi, emerge infatti una diminuzione dei comportamenti
illeciti solo in tre categorie (parrucchieri, badanti e colf, negli ultimi due
casi soprattutto per effetto del processo di regolarizzazione degli immigrati),
mentre aumentano nelle altre 38 professioni.
Da qui il sentimento diffuso in 9 italiani su 10 della necessita' di una piu'
incisiva lotta all'evasione fiscale, avvertita come reale priorita'. Il 70%
giudica infatti insufficiente l'impegno del governo, definendolo poco (47,5%) o
per niente efficace (22,5%), contro il 30% di opinione contraria.
- LEZIONI PRIVATE, IN NERO L'80% - La 'maglia nera'
dell'evasione spetta ai docenti delle ripetizioni, visto che il 79,4% degli
intervistati dichiara di non aver ricevuto una ricevuta. Ma e' l'intero comparto
dei servizi alla persone che sembra poco regolare: niente fattura neanche da
baby-sitter e badanti (72,9% degli intervistati) e collaboratori domestici
(65,4%).
- MURATORI, TAPPEZZIERI, FALEGNAMI, NO RICEVUTA PER 7 SU 10 -
Tra gli artigiani la classifica degli evasori vede al primo posto i
muratori/pittori (73,2%), ma e' diffuso il lavoro in nero anche tra tappezzieri
(72,4%), falegnami (72,1%), fabbri (67,1%), elettricisti (66,1%), idraulici
(64,9%). Quasi in un caso su due, invece, meccanici, carrozzieri, e gommisti
riparano le auto senza pagare le tasse; le fatture non vengono rilasciate ai
clienti neanche dal 37,4% dei centri estetici, dal 30,9% dei parrucchieri e dal
21,7% delle lavanderie.
- LIGI I COMMERCIALISTI, REFRATTARI GLI ARCHITETTI - Tra i
professionisti il valore piu' alto degli evasori si riscontra tra gli architetti
(48,8%), gli psicologi (46,5%), gli avvocati (45,8%) e i geometri (44,1%). La
situazione migliora tra i dentisti, i veterinari, i notai e i medici e
soprattutto tra i commercialisti (22,5%), perche' e' in questo caso il cliente a
richiedere piu' spesso la fattura.
- COMMERCIANTI PIU' VIRTUOSI, MA SCONTRINI DIMINUISCONO - La
regolarita' e' stata riscontrata in grandissima percentuale, tuttavia rispetto
al 2004 i cittadini segnalano un aumento dei negozi che non emettono scontrino.
Gli esercizi piu' virtuosi sono le farmacie, mentre all'opposto si trovano i
rivenditori di materiali edili e piastrelle (37% in nero).
- PIU' EVASORI AL SUD - Il rapporto segnala che la mancata
fatturazione e' al Sud piu' diffusa sia per gli artigiani che per i
professionisti e i commercianti.
fonte: ANSA
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