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APPALTI TRUCCATI, bufera sul Porto di Genova.
07/02/2008

Il presidente Novi agli arresti per concussione e truffa: "Ha favorito la Tirennia"

La pioggia ha cominciato a cadere in citta' mentre sul porto di Genova si scatenava un diluvio giudiziario. Il presidente uscente dellŽAutorita' Portuale, il settantaduenne Giovanni Novi, da ieri pomeriggio e' agli arresti domiciliari.

La Procura lo accusa di aver truccato due volte (nel 2004 e lo scorso anno) la gara dŽappalto per lŽassegnazione del Multipurpose, unŽarea che con i suoi 250.000 metri quadri di superficie rappresenta uno dei piu' grandi terminal italiani. Novi e' nei guai anche per una presunta concussione ai danni di una nota famiglia di armatori liguri, i Messina: costretti, secondo lŽaccusa, ad accettare la spartizione voluta dal presidente e "suggerita" da Aldo Grimaldi - lŽarmatore delle Grandi navi veloci - per favorire lŽingresso della compagnia di Stato Tirrenia. 

Ma cŽe' un quarto, delicatissimo capo dŽimputazione per il numero uno dellŽAuthority. Truffa aggravata. In ballo un versamento per 1.728.000 euro nelle casse della mitica Compagnia Unica, i "camalli" genovesi guidati dal console Paride Batini. Denaro non dovuto, sostengono gli investigatori, ma sborsato ingannando il Comitato del porto. LŽinchiesta ha inoltre portato allŽiscrizione nel registro degli indagati di una serie di nomi eccellenti nel panorama cittadino: il professor Sergio Maria Carbone, consulente dellŽautorita' portuale, uno degli avvocati piu' introdotti negli ambienti finanziari; Sandro Carena, ex segretario dellŽAuthority; lo stesso Grimaldi e Giuseppe Novaresi, Avvocato dello Stato.

Gli uffici di Palazzo San Giorgio, sede dellŽautorita' portuale, sono stati sigillati: stamani decine di finanzieri e uomini della Capitaneria cominceranno le perquisizioni. La misura cautelare nei confronti di Novi, che si e' nel frattempo dimesso, sarebbe legata al timore di un possibile "inquinamento delle prove": il presidente sara' interrogato nei prossimi giorni. Intanto incassa la solidarieta' di Claudio Scajola, gia' ministro dellŽInterno, onorevole di Forza Italia che si dice sconcertato: «Conosco il Cavalier Giovanni Novi come persona degna della massima stima. Un galantuomo». Il Governatore Claudio Burlando esprime «grande preoccupazione» e preme per la nomina del nuovo presidente dellŽAuthority, Luigi Merlo. Il sindaco Marta Vincenzi teme «gli effetti devastanti che questa notizia puo' provocare a livello locale, nazionale e internazionale: per il nostro scalo e per lŽeconomia genovese tutta». LŽavvocato di Novi, Cesare Manzitti, spiega che il suo cliente e' «amareggiato ma combattivo». LŽordinanza conterrebbe una serie di intercettazioni telefoniche «inequivocabili» secondo la Procura, ma non per Manzitti: «Si tratta di affermazioni tutte da interpretare. La versione data dagli inquirenti e' sbagliata».

Il procuratore aggiunto Mario Morisani, che coordina il lavoro dei pm Walter Cotugno ed Enrico Zucca, parla di «fatto sussistente, provato, che integra specifiche fattispecie criminose». Dalla vicenda sono inoltre scaturiti altri filoni dŽinchiesta, e tra le ipotesi di reato cŽe' anche la corruzione. A breve saranno ascoltati alcuni testimoni che rivestono - o hanno rivestito in questi anni - ruoli importanti nei settori politico ed economico genovese. A questo proposito, il procuratore Morisani precisa: «Il presidente della Regione, Burlando, non e' indagato». 
(05 febbraio 2008)

di Massimo Calandri e Marco Preve
Fonte: La repubblica

 


 
 
 
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