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SICUREZZA SUL LAVORO, la strage di Molfetta preme l'acceleratore sul decreto.
05/03/2008

Previsto Anche l'arresto per i titolari delle imprese che non rispettano le regole. La bozza di provvedimento che andra' all'esame il 5 marzo punta sulla linea dura. Ma le sanzioni, piu' severe, non bastano. (Da panorama.it)

Piu' prevenzione, piu' vigilanza, ispezioni piu' rigide, ma soprattutto sanzioni piu' severe per fermare il triste conteggio dei morti sul lavoro (almeno 180 da inizio anno, secondo i calcoli “sottostimati” della Cgil).

Il tutto contenuto nei 300 articoli del Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro a cui hanno lavorato i ministeri del Lavoro e della Salute. 

La bozza del provvedimento mercoledi' 5 marzo dovrebbe essere consegnata, insieme agli altri decreti attuativi, sul tavolo del presidente del Consiglio dimissionario Romano Prodi ed essere poi approvati in uno dei prossimi Consigli dei Ministri.

A frenare i tempi, pero', c'e' il “nodo” relativo alle sanzioni per chi non rispetta le regole. 

Nella bozza, il Governo prevede l'arresto tout court per quelle imprese che non possiedono il documento di valutazione del rischio, ma Confindustria ritiene che sia troppo penalizzante, per l'assenza dell'alternativa dell'ammenda.

Che il Testo fosse in dirittura d'arrivo era nell'aria, ed infatti il 26 febbraio scorso i Sottosegretari al Lavoro Antonio Montagnino e della Salute Gian Paolo Patto avevano annunciato di aver concluso i lavori, appunto, per il Titolo I. 

Ma indubbiamente i cinque morti di Molfetta hanno impresso un colpo d'acceleratore all'iter dei provvedimenti. E a chi ha parlato di ritardi il Sottosegretario al Lavoro Antonio Montagnino risponde che il ddl delega prevedeva nove mesi per l'emanazione dei provvedimenti “ed invece” ha rilevato “li approveremo entro sei mesi”.

Tra le novita' del testo, 

la possibilita' per le organizzazioni sindacali e le associazioni dei familiari delle vittime di esercitare i diritti e le facolta' attribuiti alla persona offesa; 

il “finanziamento degli investimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro delle piccole, medie e micro imprese”. 

Tra le norme che dovrebbero entrare immediatamente in vigore c'e' anche quella per cui in tutti gli appalti pubblici, “nei contratti di somministrazione, di appalto e di subappalto”, “devono essere specificamente indicati i costi relativi alla sicurezza del lavoro”.

Il testo prevede infine il rafforzamento delle attivita' ispettive, la formazione dei lavoratori e incentivi per le imprese che si mettono in regola

Misure necessarie, perche' le sanzioni, spiegano al ministero, da sole non bastano anche perche' spesso arrivano quando non c'e' piu' niente da fare. Ma se sono proporzionate alle violazioni possono fare da deterrente e ridurre il numero degli infortuni che negli ultimi anni sono sempre stati piu' di 900 mila.

Servira' del tempo anche per il via libera al testo unico: la delega scade a maggio, ma dopo l'approvazione del governo le nuove norme dovranno passare al vaglio delle commissioni parlamentari competenti e della conferenza Stato-Regioni.

E meno male che sul tema e' ampio il consenso parlamentare: il varo dei decreti attuativi e' invocato a gran voce non solo da tutte le forze politiche, ma anche delle stesse istituzioni, soprattutto da parte del Capo dello Stato piu' volte intervenuto su questo tema. Al di la' degli appelli, occorre pero' fare in fretta: “Non e' piu' tempo di parole” dice il presidente dell'Anmil, Pietro Mercandelli. “Non e' piu' tempo di chiedere agli altri di fare qualcosa: e' tempo che ciascuno faccia quanto e' nelle proprie possibilita': le morti bianche non sono ne' di destra ne' di sinistra”. Sono, soprattutto, una strage che ogni giorno, dicono le statistiche, aumenta di tre vittime in piu'.

fonte: http://blog.panorama.it/italia/2008/03/04/sicurezza-sul-lavoro-la-strage-di-molfetta-preme-lacceleratore-sul-decreto/

 


 
 
 
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