Oltre 300 articoli e 500 pagine di allegati. Una sanzione pecuniaria da 8 a 24mila euro se l'imprenditore rimette tutte le cose a posto. L'arresto nei casi piu' gravi. Maggiore intesa tra ministero del Lavoro e Asl per i controlli. Piu' voce ai lavoratori che chiedono garanzie.
Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sulla sicurezza sul lavoro. Il provvedimento, che attua la legge delega 123 dell'agosto scorso, dovra' ora ricevere il parere delle commissioni parlamentari competenti e della Conferenza Stato-Regioni, per poi tornare in Cdm per l'approvazione definitiva.
Prodi a Dichiarato dopo l'approvazione:
"questo decreto non ha intenti punitivi, non mette nel mirino le imprese ma mette al centro la tutela della persona umana e il suo diritto a un lavoro il piu' sicuro possibile".
Forte contestazione di confindustria: "e' un provvedimento che non risolve, ma e' Punitivo"
Nel testo e'' previsto un coordinamento nei controlli, il potenziamento del ruolo dell'Inail,
ma anche attivita' promozionali e di formazione nelle scuole e nelle universita' per sensibilizzare i ragazzi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Specificati precisi obblighi per datori di lavoro e lavoratori
e infine le sanzioni quando le norme non vengono rispettate.
Nei reati piu' gravi (mancata relazione sulla valutazione dei rischi in imprese molto a rischio)
e' previsto il carcere fino ad un anno e mezzo, con possibilita' di tramutare l'arresto in ammenda da 8.000 a 24.000 euro.
Tra le novita', il finanziamento di progetti formativi dedicate alle piccole e micro imprese e il finanziamento delle
attivita' nelle scuole e universita' volte ad inserire percorsi formativi sulle tematiche della salute e della sicurezza. Le amministrazioni pubbliche promuoveranno specifiche iniziative rivolte agli immigrati e alle donne.
La vigilanza sull'applicazione delle norme sulla sicurezza e' svolta dalle Asl e dai vigili del
fuoco. Ma anche gli ispettori del Ministero del lavoro possono esercitare
attivita' di vigilanza. Il personale delle pubbliche amministrazioni assegnato alle attivita' di vigilanza non puo' prestare ad alcuni titolo attivita' di consulenza.
Norme particolarmente severe riguardano il contrasto del lavoro nero. Gli ispettori del ministero possono
sospendere un'attivita' imprenditoriale qualora riscontrino l'impiego di
personale non in regola in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori,
oppure in caso di reiterate violazioni della disciplina sul superamento dei tempi di lavoro.
Il datore di lavoro deve effettuare la valutazione dei rischi e designare il
responsabile del servizio di prevenzione e sicurezza (funzioni queste non delegabili).
Deve inoltre nominare il medico competente per l'effettuazione della sorveglianza sanitaria e designare i
lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e di evacuazione in caso di pericolo
immediato.
Il datore di lavoro deve anche adempiere agli obblighi di informazione e formazione e consentire l'accesso in luoghi con specifici rischi soltanto al personale adeguatamente addestrato.
Anche i lavoratori devono rispettare determinati obblighi: utilizzare correttamente le attrezzature, osservare le disposizioni impartite dai dirigenti, segnalare immediatamente eventuali deficienze o malfunzionamento di mezzi, sottoporsi ai controlli sanitari.
Quello delle sanzioni e' stato il capitolo piu' spinoso da definire, sottoposto a modifiche fino all'ultima ora.
E' punito con l'arresto da 4 a 8 mesi o con l'ammenda da 4.000 a 12.000 euro il datore di lavoro che omette la relazione sulla valutazione dei rischi o che non provvede alla nomina del responsabile del servizi prevenzione e sicurezza. Nei casi di imprese ad alta pericolosita' (centrali termoelettriche, imprese in cui si entra a contatto con l'amianto o altri materiali cancerogeni, fabbriche di esplosivi), l'omessa relazione sulla valutazione dei rischi porta all'arresto da 6 mesi a 18 mesi.
Ma il giudice puo' tramutare il carcere con un'ammenda da 8.000 a 24.000 euro se il datore di lavoro si mette subito in regola, se la violazione non ha portato ad infortuni e se il reato sia stato commesso da un soggetto che non sia stato gia' condannato definitivamente per violazione di norme sulla prevenzione e la sicurezza. Previste poi altre sanzioni intermedie per reati meno gravi.
Anche il medico competente incorre in sanzioni, con l'arresto fino ad un mese o l'ammenda da 500 e 2.500 euro
se non consegna al datore di lavoro la documentazione in suo possesso, quando termina l'incarico.
Il lavoratore rischia l'arresto fino ad un mese e l'ammenda da 200 a 600 euro se non rispetta le istruzioni impartite dal datore di lavoro, se non usa correttamente i mezzi e le attrezzature, non utilizza in modo appropriato i mezzi di protezione.
Di seguito indichiamo le descrizioni degli 11 titoli del testo:
Titolo I - (Disposizioni generali, sistema istituzionale, gestione della previdenza nei luoghi di lavoro, disposizioni penali)
Titolo II - Luoghi di lavoro (Disposizioni generali,Sanzioni)
Titolo III - Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale (Uso delle attrezzature di lavoro, uso dei dispositivi di protezione individuale, impianti e apparecchiature elettriche)
Titolo IV - Cantieri temporanei o mobili
Titolo V - Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro
Titolo VI Movimentazione manuale dei carichi
Titolo VII - Attrezzature munite di videoterminali
Titolo VIII - Agenti fisici (Disposizioni generali, protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro, protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni,protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici, protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche)
Titolo IX - Sostanze pericolose (protezione da agenti chimici, protezione da agenti cancerogeni e mutageni, protezione dai rischi connessi all'esposizione all'amianto, sanzioni)
Titolo X - Esposizione ad agenti biologici (obblighi del datore di lavoro, sorveglianza sanitaria, sanzioni)
Titolo XI - protezione da atmosfere esplosive (disposizioni generali, obblighi del datore di lavoro, sanzioni)
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