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CODICE APPALTI. Approvato il terzo decreto Correttivo. Giustificazioni dei prezzi anche per gare ''piccole'' e possibilita' di scegliere tra i migliori 5 anni degli ultimi 10, per la qualificazione.
30/06/2008

Eliminata l`esclusione automatica delle offerte anomale per le gare sotto soglia comunitaria. Con le ultime modifiche tutte le offerte anomale, dovranno essere vagliate e andranno analizzate le giustificazioni dei maxi sconti forniti. (quindi giustificazione dei prezzi anche per le gare di piccolo importo.)

Altra novita' anche sui requisiti di accesso ai lavori pubblici. Per qualificarsi un`impresa non sara` piu` valutata sulla base del fatturato degli ultimi cinque anni. Ma potra` pescare all`interno di dieci anni per trovare i migliori cinque, per fatturato, attrezzatura e manodopera.

Eliminati anche i compensi extra ai tecnici pubblici per la verifica dei progetti e il collaudo. Queste attivita` dovranno quindi rientrare nell`incentivo alla progettazione gia` esistente.

Infine: Project financing con gara unica. Il vincitore otterra` la concessione dopo la Via e la Conferenza dei servizi.



Sono queste alcune delle disposizioni contenuter del decreto Legislativo approvato venerdi scorso dal Consiglio dei Ministri che andra' a modificare il nuovo codice appalti. ( decreto legislativo 163/2006 )

Per quanto riguarda l'ultima modifica citata ( Project financing ) In altre parole, l`amministrazione pubblichera` un bando per selezionare le proposte dei privati e chiedera` loro di sviluppare un progetto preliminare e il piano economico dell`opera. Il vincitore otterra` il diritto alla concessione, ma non subito. Prima l`amministrazione dovra` «testare» il progetto sia in conferenza di servizi che per l`esame Via. Da qui potrebbero uscire richieste di modifica. Se il promotore si adeguera` otterra` la concessione, altrimenti si interpella il secondo classificato e cosi` via, a scorrimento.

La gara unica al posto degli attuali tre passaggi rappresenta una semplificazione molto attesa dai costruttori. E` una compensazione per la cancellazione del diritto di prelazione al promotore decisa la scorsa estate. In risposta a una procedura di infrazione europea, infatti, l`ex ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, aveva cancellato la prelazione, ritenuta una dei punti di forza delle operazioni di finanziamento privato di opere pubbliche. La prelazione riservava al promotore il diritto di realizzare l`opera anche dopo una gara vinta da altri. Un vantaggio che per l`Ance compensava lo sforzo economico sostenuto per mettere a punto la proposta. Peraltro, una volta cancellata la prelazione le due gare successive di confronto sul progetto avevano perso di significato: da qui l`idea della semplificazione, nata con Di Pietro e condivisa da Matteoli.

Il primo si` alle nuove modifiche del Codice arriva in extremis: la delega per modificare il decreto legislativo 163/2006 scade il 30 giugno. La strategia dei tecnici delle Infrastrutture e` di far arrivare subito il decreto alle Camere per ottenere cosi` una proroga di 90 giorni entro cui completare l`iter che prevede un passaggio alla Conferenza unificata e un altro al Consiglio di Stato.

Fonte: Edilizia e Territorio

 


 
 
 
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