Utilizzare i carabinieri di citta' per intensificare i controlli nelle imprese e per garantire piu' sicurezza sul posto di lavoro.
Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, non esclude nemmeno l'utilizzo dell'Esercito per risolvere l'emergenza delle morti bianche.
Lo ha detto in un'intervista al quotidiano online Affaritaliani.it dopo l'allarme lanciato dal Censis e il richiamo del presidente Napolitano: "Esiste gia' un nucleo di carabinieri altamente specializzati che si occupa dell'ispettorato del lavoro nelle 102 province italiane - ha spiegato il ministro - .
E' comandato da un colonnello alle dipendenze del ministero della Difesa e conta di oltre 450 carabinieri, a cui ne abbiamo aggiunti altri arrivando agli oltre 500 con l'ultimo provvedimento". I carabinieri, ha detto ancora La Russa, "hanno compiti ispettivi non soltanto sulla sicurezza ma anche sul caporalato e sull'abusivismo.
Questo e' un provvedimento gia' deciso in accordo con il ministo del Welfare Sacconi. Cosi' come abbiamo deciso che i 102 nuclei verranno raggruppati in 4 gruppi territoriali: Milano, Roma, Napoli e Palermo". Con il risultato che "si faranno piu' ispezioni e saranno fatte meglio".
L'impiego dell'Esercito "non e' ancora previsto. Non e' deciso - ha poi precisato il ministro - . Ma stiamo cercando di prendere un impegno serio che nasce dalla necessita' di fare qualcosa per le morti bianche e che deriva anche dalle parole del presidente della Repubblica. Per ora non e' una proposta concreta".
A proposito delle perplessita' sollevate da Famiglia Cristiana e delle critiche sulla militarizzazione delle citta' La Russa ha detto che: "Ci sono pregiudizi ideologici. Oggi la divisa e' presidio di liberta'. Come nelle missioni di pace all'estero.
E' presidio di liberta' anche la divisa dei carabinieri e della polizia". "Il nostro obiettivo - ha poi risposto ad Affaritaliani.it - e' aumentare i controlli nella qualita' e nella quantita', ispezionare le imprese dove la carenza di misure di sicurezza e' dovuta alla superficialia', e soprattutto quelle dove non si rispetta la legge. A noi interessa la sicurezza sul lavoro quanto la sicurezza nelle strade.
Il progetto serve non a militarizzare, come qualcuno vuole far credere, ma a migliorare una situazione tanto grave da aver portato il presidente della Repubblica a lanciare appelli precisi".
(AGI) - Roma, 12 ago. -
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