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ALLA RICERCA DEL BIG BANG. Avviato l'esperimento al CERN di Ginevra. Un primo fascio di particelle dello spessore di un capello e' stato sparato nel tunnel circolare.
10/09/2008

GINEVRA (Reuters ore 11.05) - Gli scienziati del Cern di Ginevra hanno acceso oggi l'acceleratore di particelle che punta a ricreare le condizioni del Big Bang che ha generato l'universo.

Il Large Hadron Collider, costato 9 miliardi di euro e costruito sotto il confine franco-svizzero, e' la macchina piu' grande e complessa mai costruita, e fara' da piattaforma a quello che gli esperti hanno definito il maggior esperimento scientifico della storia dell'uomo, che potrebbe svelare i segreti della fisica delle particelle e risolvere il mistero dell'origine dell'universo.

Dalla sala di controllo del Cern la macchina e' stata avviata, e un fascio di particelle dello spessore di un capello e' stato sparato nel tunnel circolare lungo 27 chilometri sigillato ermeticamente.

"Il fascio e' nel Large Hadron Collider", ha detto ai colleghi Lyn Evans, la responsabile del progetto, tra gli applausi generali.

Quando piu' tardi il fascio ha completato il percorso -- un passo chiave che la portavoce del Cern ha definito "straordinario" -- le centinaia di fisici e tecnici si sono radunati nella sala di controllo per festeggiare.

Ora gli scienziati spareranno un altro fascio in senso opposto per verificare se la macchina funziona correttamente, dopodiche' i fasci verranno iniettati contemporaneamente in direzioni opposte per vedere cosa succede quando entrano in collisione ad altissime velocita'.

Secondo gli scienziati, una possibilita' e' che verra' generata materia, provando l'esistenza del "bosone di Higgs" e la correttezza dell'ipotesi che dia massa alle particelle. Il bosone di Higgs e' una particella teorica, mai osservata - nota anche come particella di Dio -, cosi' chiamata dal nome del fisico scozzese Peter Higgs, che per primo ne teorizzo' l'esistenza nel 1964.

Altri hanno manifestato il timore che si possa invece generare anti-materia -- i cosiddetti buchi neri -- e questo ha scatenato l'interesse generale nei confronti della fisica delle particelle prima dell'avvio della macchina. Il Cern ha assicurato che le preoccupazioni sono infondate e che il Large Hadron Collider e' sicuro.

fonte: REUTERS

 


 
 
 
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