(AGI) - “Un impegno comune per assicurare la piena sicurezza delle procedure, dei luoghi e dei relativi strumenti”. Con questo invito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si sono aperti i lavori del convegno su “Ispezioni, controlli e responsabilita' negli ambienti di lavoro”, a Palermo, organizzato dalla Dirco, Associazione nazionale dirigenti della Corte dei Conti.
Si e' parlato dell'applicazione della nuova norma in materia di sicurezza sul lavoro (Dlgs 81 del 2008)
che, come ha evidenziato l'avvocato Cristiano Bevilacqua, “prevede un inasprimento delle sanzioni per i datori di lavoro e da maggiori poteri ai rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza”, inoltre, ha evidenziato Bevilacqua, “i contratti d'appalto sono nulli qualora non prevedano appositamente il costo per la sicurezza nei cantieri”.
Sergio Agrifoglio (ordinario di diritto amministrativo Universita' di Palermo) ha, invece, sottolineato come
“le imprese che non rispettino le norme sulla sicurezza sono dei veri e propri bari sul
mercato”.
“La Corte dei Conti della Sicilia - ha affermato Guido Carlino, procuratore generale della Corte dei Conti in Sicilia -
sara' certamente chiamata a pronunciarsi sugli aspetti che riguardano i profili di responsabilita' nei confronti del datore di lavoro pubblico per eventuali danni all'erario discendenti da violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e discendenti anche da dalla materia pensionistica privilegiata, le pensioni d'invalidita' del
lavoro”.
“Sembra esserci in Italia - ha, invece, sottolineato l'avvocato giuslavorista, Salvatore Vincenzo Greco -
un'inversione di tendenza rispetto alle cosiddette morti bianche: nel 2007 i morti del lavoro sono calati del 5% rispetto all'anno 2006, passando da 1.400 a 1.300 vittime
circa”. Greco ha anche sottolineato che il 60% degli incidenti e' determinato da errore umano causato da cattiva organizzazione del
lavoro.
Durante il convegno, Francesco Trombetta, segretario regionale del Dirco Sicilia ha proposto
“di fissare una data, quella odierna, per la commemorazione delle vittime sul
lavoro”. “Purtroppo - ha commentato ancora Antonio Vella, responsabile del Servizio ispettivo del lavoro in Sicilia -
anche gli ultimi fatti sono poco confortanti: le oerazioni di Trapani e Catania hanno rilevato che il 50% dei lavoratori operanti sul luoghi di lavoro non era messo in
regola”.
Fonte (AGI)
Mrg
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