Il testo, ha sottolineato il Ministro del Lavoro Sacconi ''e' aperto'',
passa
ora all'esame della conferenza Stato-Regioni e delle competenti commissioni
parlamentari. Contemporaneamente sara' avviata una ''ulteriore consultazione
con le parti sociali''.
Conferenza stampa del ministro Sacconi al termine della riunione del CdM
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le novita' del Decreto Legislativo:
DATA CERTA.
Bastera' la firma congiunta dei soggetti coinvolti per dimostrare la data del
documento (datore di lavoro, medico competente, rappresentante dei lavoratori ed
altri)
SANZIONI
-- Per la sospensione dell'impresa il parametro della "reiterazione" viene sostituito con quello delle "plurime violazioni".
( SACCONI: sara' anche piu' facile sospendere l'attivita' di un'azienda che
ha violato le norme sulla sicurezza. Nel decreto viene sostituito l'attuale
parametro della ''reiterazione'' della violazione, a quello di ''violazioni
plurime'' che consente di sospendere l'attivita gia' alla prima ispezione.)
-- L'organismo di vigilanza perde qualsiasi discrezionalita'
nell'appliazione della norma.
-- Per le microimprese con un solo dipendente diventa possibile applicare unicamente le sanzioni
odinarie, senza obbligo di chiusura.
-- La "prescrizione obbligatoria" viene estesa ai reati puniti con la sola ammenda o con la sanzione pecuniaria amministrativa.
-- La sanzione penale varra' solo per la violazione di disposizioni sostanziali e non di quelle formali.
(SACCONI: Quando le violazioni sono sicuramente ''sostanziali''
si applica l'ammenda (penale) e quando invece sono ''sicuramente solo formali''
si applica la sanzione amministrativa. ''Il penale - ha sottolineato il ministro
- ha senso ogni volta che la violazione e' sostanzale. Non si puo' applicare per
violazioni come irregolarita' nella scrittura dei documenti o della trasmessione
dei dati).
-- L'entita' delle sanzioni pecuniarie aumenta del 50% rispetto al decreto legislativo 626 del 1994.
(SACCONI:Il ''non e' vero che piu' c'e' la sanzione, piu' c'e'
sicurezza. La cosa importante e' assicurare l'effettivita' della sanzione''. Con
le nuove disposizioni la sanzione massima, che e' prevista per il progettista,
sale a curca 20.000 euro, mentre per il datore di lavoro diventa di circa 8.000
euro.)
-- Per l'omessa valutazione del rischio nelle aziende a rischio incidente rilevante vale solo l'arresto e non l'ammenda.
(L'arresto esclusivo viene mantenuto per l'omessa valutazione del rischio
nelle aziende che sono a elevato rischio di incidente.)
VIGILANZA
I funzionari di vigilanza delle Asl e gli ispettori del lavoro potranno esercitare la vigilanza a pieno titolo, sulla base di un maggiore coordinamento territoriale reciproco.
ASSISTENZA
Vengono integrate le attivita' del Ssn e dell'Inail finalizzate all'assistenza e alla riabilitazione dei lavoratori vittime di infortuni.
VISITE MEDICHE
Il medico competente potra' verificare l'idoneita' del lavoratore alla mansione anche prima dell'assunzione.
Particolarmente critico il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani:
''e' un errore grave. Avevamo chiesto al Governo di non ritoccare il testo e di
aspettare due anni per monitorare il vecchio testo approvato dal Governo
precedente, invece non ha voluto farlo. Si tratta di un errore grave. Le
condizioni di sicurezza sul lavoro, in Italia, non hanno bisogno di modifiche
legislative continue che fanno mancare la certezza della norma''.
Ancora piu' critico il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro
che unitamente al responsabile delle politiche del lavoro del Pd, Paolo Brutti,
sostiene che ''dal Governo una vera e propria licenza di uccidere che dobbiamo
respingere con tutte le forze. Questo Esecutivo non guarda in faccia a nessuno,
nemmeno ai morti sul lavoro. Dopo essersi riempito la bocca di condoglianze, per
apparire in TV ai funerali, Sacconi ha pensato bene di indebolire le, purtroppo
ancora labili, responsabilita' delle imprese sulla sicurezza del lavoro. Gia' le
norme approvate dal governo sulla denuncia ritardata delle assunzioni
favoriscono sfacciatamente il lavoro nero e il camuffamento degli incidenti sul
lavoro. Ora con queste norme, varate oggi, si restringe ancora di piu'
l'intervento degli ispettori del lavoro e si indeboliscono e riducono
notevolmente le sanzioni per gli imprenditori che non applicano la disciplina
sulla prevenzione degli infortuni. E' un vero e proprio colpo di spugna che,
nella sostanza, depenalizza il reato di omessa applicazione delle norme sulla
sicurezza del lavoro e cancella l'aggravante di questi comportamenti sulla
sanzione del reato''.
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