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ABRUZZO: niente Iva per tutti gli interventi di ricostruzione
22/04/2009

Su tutte le attivita` per la ricostruzione delle zone terremotate scattera` l`esenzione Iva. E` una delle misure straordinarie che dovrebbe entrare nel Dl Abruzzo all`esame del Consiglio dei ministri che si riunira` all`Aquila venerdi` mattina.
Fonte: Ance (articolo del Sole24ore)

La ricostruzione non paga l`Iva

Esenzione per tutti i lavori - Ripianati i deficit sanitari, Abruzzo fuori dal Patto

 La bozza di decreto, 15 pagine e 23 articoli distinti in due capi (Interventi per il superamento dell`emergenza e Interventi per la ricostruzione e lo sviluppo economico delle zone terremotate) include anche l`intervento a copertura dei disavanzi sanitari e l`esclusione dell`Abruzzo e dell`Aquila dai vincoli del Patto di stabilita` interno.

Ieri il premier Silvio Berlusconi ha indicato in 5-6 mesi il tempo per garantire «case assolutamente confortevoli». Il Dl, all`articolo 1, stabilisce che il Commissario delegato provveda alla realizzazione di «moduli abitativi di carattere non precario». L`attuale formulazione del decreto, in corso di definizione, prevede inoltre la sospensione fino al termine del 2009 di tutti i termini legali e processuali e la proroga di tutti i contratti a termine della Regione. Sospesi anche gli obblighi sui tributi regionali e comunali.

Entro 7 giorni dall`entrata in vigore del decreto con ordinanza del presidente del Consiglio verranno disciplinate la riscossione dei contributi previdenziali e assistenziali e la concessione di indennizzi per attivita` produttive e contributi per la ricostruzione.

Sul fronte delle imprese, vengono confermate (si veda Il Sole-24 Ore di sabato scorso) la proroga di tutti gli incentivi e i progetti regionali sui distretti coordinati dal ministero dello Sviluppo; l`estensione del Fondo di garanzia sui prestiti a studi professionali, commercio, turismo e servizi; il finanziamento di accordi di programma con priorita` ai settori Ict, farmaceutica e agroalimentare; nella provincia dell`Aquila zona franca per le microimprese, con esenzione di Ires, Irap, Ici e contributi previdenziali fino a 5 anni.

Incentivi ad hoc sono poi previsti per l`agricoltura, a partire dalla sospensione del contributo per le bonifiche.

Per i consumatori, oltre ad agevolazioni sulle utenze di energia e telefono per tutto il periodo dello stato di emergenza, viene previsto un aiuto, sotto forma di garanzia al credito al consumo, per l`acquisto di mobili, elettrodomestici e personal computer. Ci saranno poi semplificazioni per la sostituzione delle sim card dei telefonini. Alla Regione Abruzzo andra` almeno il 10% dei finanziamenti gia` previsti per l`edilizia scolastica (1 miliardo), mentre il ministero dell`Istruzione provvedera` agli arredi. A carico del ministero delle Infrastrutture sara` il piano di ricostruzione degli immobili pubblici.

Il menu di interventi in cantiere richiedera` un mix di diverse fonti di copertura. Si attingera` al Fondo di solidarieta` dell`Unione europea (intorno a 500 milioni) e a un Fondo di solidarieta` delle Regioni che dovrebbe avere come dotazione minima 250-270 milioni. Si valuta una nuova edizione dello scudo fiscale per il rientro dei capitali dall`estero, da cui si potrebbero reperire fino a 1,5-2 miliardi. Ma il piatto forte, come confermato sabato scorso da Berlusconi, sara` il Fondo speciale sotto la supervisione del sottosegretario a Palazzo Chigi Gianni Letta.

Il Fondo, creato lo scorso marzo dal Governo con il nome di Fondo strategico per l`economia reale e le imprese, e` stato adesso ribattezzato da Berlusconi ``Fondo Letta``. Nel frattempo la dotazione, proveniente dai Programmi nazionali del Fondo aree sottoutilizzate, sarebbe scesa da 9 a 8 miliardi e una cospicua quota potrebbe ora andare agli interventi della ricostruzione. Tre-quattro miliardi: questo il fabbisogno indicato in sede tecnica per i prossimi anni, anche se sara` il ministro dell`Economia Giulio Tremonti a fare il punto definitivo su quanto effettivamente si potra` ricavare dal Fondo. Sono gia` certi 300-400 milioni da destinare al finanziamento degli accordi di programma per le imprese.

Per il resto non sara` una ricognizione semplice anche perche` il Fondo, creato per interventi contro la crisi dell`economia reale, nella versione originaria era destinato a coprire le esigenze di diversi ministeri. In primis il ministero dello Sviluppo economico, ma anche il ministero dell`Istruzione, universita` e ricerca; il ministero dell`Ambiente; il ministero dei Beni culturali e il ministero dell`Interno per il finanziamento del Programma operativo Sicurezza.

Avanza intanto l`ipotesi di rinviare le elezioni amministrative nelle zone colpite dal terremoto: il ministro dell`Interno Roberto Maroni dovrebbe portare la proposta in Consiglio dei ministri per inserirla nel decreto.

Carmine Fotina

Il Sole 24 Ore - 21/04/2009

 


 
 
 
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