Idee, immagini, slogan: tanti i ragazzi dell'Istituto per geometri
"Leon Battisti Alberti" di Roma che hanno partecipato al concorso
organizzato dal Comitato paritetico territoriale. Il presidente Nicolini:
"Nei comportamenti concreti non si manifesta ancora una reale condivisione
dei principi richiamati dalle norme"
ROMA - Un orologio a
indicare che quello con la sicurezza e' un appuntamento che non si puo' mancare,
un asino con casco giallo in testa a dire che il primo nemico del
lavoratore e' l'ignoranza,
un cimitero di guerra a ricordare che ogni giorno nei luoghi di lavoro si
combatte una vera e propria guerra colpevole di produrre migliaia e migliaia di
morti e di feriti.
Sono trentacinque le opere (immagini e slogan) realizzate dagli studenti
dell'Istituto per geometri "Leon Battisti Alberti", che hanno
partecipato al concorso "Un'idea per la sicurezza", promosso dal
Comitato paritetico territoriale (Ctp) di Roma e provincia, e che sono stati
premiati questa mattina a Roma, nel Complesso Santo Spirito in Sassi.
A vincere le tre borse di studio messe a disposizione dal Ctp, Giordano
Proietti Rocchi (per l'immagine di una noce che grazie al caschetto resiste
allo schiaccianoci accompagnata dallo slogan "rompi la tradizione") i
ragazzi della terza D Umberto di Porto, Vincenzo Giuliano, Federico Marzi e Ugo
Zegretti (con un'immagine degli strumenti della sicurezza inseriti all'interno
della sagoma vuota di un lavoratore dei cantieri con lo slogan "non farne
degli oggetti ricordo") e Luca Sangermano (per la fotografia di un operaio
che salta la sbarra commentata dalle parole "la sicurezza e' vita, non
viverla come un ostacolo").
La manifestazione - che quest'anno coincide con i primi venticinque anni del Ctp
creato nel 1984 grazie alla collaborazione tra l'Associazione costruttori edili
romani e le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil - e' stata aperta dal
presidente del Comitato paritetico territoriale, Carlo Nicolini, che ha
ricordato l'importante riconoscimento della "medaglia del Presidente della
Repubblica" attribuita quest'anno all'ente dal capo dello Stato, Giorgio
Napolitano, per aver istituito il premio rivolto alle scuole.
"Bisogna prendere atto - ha detto Nicolini - che nella nostra societa' la
sicurezza sul lavoro non e' ancora sufficientemente percepita come valore
assoluto. Nei comportamenti concreti, infatti, non si manifesta una reale
condivisione dei principi richiamati dalle norme.
La sicurezza sembra essere considerata un onere fastidioso piu' che un
investimento virtuoso".
Infatti, nonostante le previsioni dell'INAIL indichino un calo di infortuni e
morti bianche per l'anno 2008 e le stime sindacali parlino di un decremento
del 20% degli incidenti in edilizia "il fenomeno resta ancora
un'emergenza".
Sono quattro i principali fattori di rischio evidenziati da Nicolini: l'impreparazione
di chi viene inserito nel ciclo produttivo, il calo della soglia di
attenzione rispetto a pratiche divenute abitudinarie, il mancato rispetto
delle norme di prevenzione e, infine, eventi esterni all'attivita'
lavorativa vera e propria come gli infortuni sul percorso casa-lavoro e
viceversa.
"Questi fattori sono di solito riconducibili a situazioni di lavoro
irregolare o, nei cantieri, ad atteggiamenti di colpevole superficialita' da
parte di committenti e aziende - ha precisato il presidente del Ctp. - Capita a
volte di incrociare realta' che definire cantieri e imprese rappresenta un
esercizio di pura fantasia. Li' occorrerebbe intervenire pesantemente fino a
inibire dall'esercizio certi pseudo-imprenditori".
Fonte: Inail
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