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Dalle Regioni: PIANO CASA. Cinque regioni hanno gia' varato la Legge. Il Punto della situazione.
07/07/2009 |
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Allo stato attuale il piano casa prevede diversificate possibilita' di attuazione
a secondo della regione interessata. Le leggi regionali gia' varate vanno oltre la bonifica degli edifici fatiscenti e l'ampliamento di villette.
Le regioni che hanno gia' varato la legge regionale sono cinque: Toscana, Umbria, Veneto, Emilia-Romagna e Alto-Adige (la Provincia autonoma di Bolzano).
Vediamo in dettaglio i punti salienti regione per regione:
Regione Veneto
La nuova legge regionale prevede il premio di costruzione per chi edifica secondo le tecniche di bioedilizia. Sono ammessi aumenti del 20% sul patrimonio edilizio gia' esistente utilizzando edifici contigui presenti e solo in certi casi si puo' costruire edifici ex novo solo se sono pertinenti al primo; e' possibile intervenire sui sottotetti che non si trovino nei centri storici o in aree non edificabili; si puo' ampliare fino al 40% se si demolisce e si ricostruisce edifici costruiti prima del 1989. Per le prime case (e solo per quelle) la riduzione degli oneri sale fino al 60%. Sono i comuni, in questa regione a decidere se, come e quando applicare la legge in questione.
Per cominciare bastera' presentare la DIA (Denuncia inizio attivita') con relativa documentazione e i Comuni sono tenuti a presentare le richieste entro 24 mesi dall'entrata in vigore della legge regionale.
Regione Toscana
La legge sul piano casa in questa regione prevede ampliamenti di edifici residenziali e non , mono e bifamiliari, con superficie che non superi i 350 metri quadrati, che si trovino allocati nel centro abitato e che siano regolarmente accatastati al 31/03/2009. Non si puo' applicare la legge ad edifici che abbiano un loro valore culturale, storico o architettonico e ad edifici abusivi o condonati.
Gli ampliamenti consentiti ad edifici residenziali e' del 20% fino ad un massimo di mille metri cubi per edificio; anche per quelli non residenziali l'ampliamento massimo e' del 20% ma fino a 70 metri quadrati e del 35% nel caso di demolizione e ricostruzione e questo vale anche per i condomini. I vincoli per applicare la legge riguardano l'abbattimento delle barriere architettoniche, l'efficienza energetica che deve rispettare precisi parametri per la climatizzazione invernale e il raffrescamento estivo.
Regione Emilia Romagna
L'ampliamento previsto degli edifici esistenti non superiori ai 350 metri quadrati e' del 20%; e' possibile un aumento maggiore (non oltre i 70 metri quadrati) se si tiene conto della delibera regionale sui requisiti energetici 156/2008 e dei requisiti antisismici dell'immobile. Si arriva ad un aumento fino al 35% (ma non oltre i 130 metri quadrati) se il rispetto dei criteri energetici e antisismici concerne l'intero fabbricato. Nel caso di demolizione e costruzione ex novo l'aumento consentito e' del 35% e arriva fino al 50% per immobili allocati in aree protette che vengano abbattuti e de localizzati in altre aree (anche edifici non residenziali). Questa normativa esclude gli edifici dei centri storici e le aree protette e non consente il cambio di destinazione d'uso.
Regione Umbria
Ampliamento previsto e' del 20% degli edifici mono e bifamiliari o di altra tipologia purche' non siano superati i 350 metri quadrati. Sono consentiti anche aumenti indipendenti dall'edificio che abbiano i requisiti di sicurezza antisismica. Tutti gli ampliamenti sono subordinati al miglioramento dell'efficienza energetica. Il criterio per l'abbattimento e la ricostruzione e' del 25% (solo in taluni casi arriva al 35%). IN questa normativa un capitolo riguarda anche gli edifici industriali e artigianali che usufruiscono della possibilita' di incremento della superficie del 20% se inclusi in un piano attuativo e se la zona interessata e' di almeno 2 ettari. Anche in questo caso vale il criterio del risparmio energetico. Vengono esclusi dalla normativa gli edifici abusivi, quelli del centro storico e le aree protette. Tutti gli interventi sono subordinati al miglioramento della sostenibilita' ambientale, all'applicazione delle norme antisismiche e al rispetto delle leggi urbanistiche; inoltre, questa regione, prevede anche il reperimento di aree destinate a parcheggio.
Regione Alto-Adige
In questa provincia si puo' ampliare, si puo' abbattere e ricostruire del 5% o 10% a seconda della certificazione energetica degli edifici (classe B o classe A e ORO). La normativa si applica anche ai sottotetti e, per chi ristruttura secondo i criteri del risparmio energetico, puo' alzare la soffitta di 60 cm. Non si puo' fare il cambio di destinazione d'uso.
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