Con 26 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astenuti,
il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato il disegno di legge
riguardante le misure per la semplificazione delle procedure
urbanistiche e la riqualificazione del patrimonio edilizio regionale,
che modifica la normativa 11/1998.
Obiettivi
Obiettivo del provvedimento e' il riavvio dell'attivita' edilizia, la risposta
ai bisogni abitativi delle famiglie, il miglioramento dell'efficienza energetica
e del patrimonio architettonico esistente, infine l'introduzione di misure
incisive di semplificazione procedurale dell'attivita' edilizia.
Ampliamenti
Il testo del ddl disciplina l'ampliamento fino al 20% della
volumetria di singole unita' immobiliari esistenti, che abbiano acquisito il
titolo abilitativo edilizio entro il 31 dicembre 2008.
Demolizioni e ricostruzioni
In caso di demolizione e ricostruzione di edifici realizzati prima del 31
dicembre 1989 e' consentito un ampliamento volumetrico fino al 35%
delle volumetrie esistenti a condizione che si utilizzino criteri e
tecniche di edilizia sostenibile, fonti di energia rinnovabile o misure di
risparmio energetico o idrico.
Interventi sui quartieri
Infine, sara' possibile intervenire per la riqualificazione di intere
zone e quartieri con ampliamenti fino al 45% delle volumetrie
esistenti, qualora si ricorra a programmi integrati, a intese e a concertazioni
promosse dalle pubbliche amministrazioni, oppure con Piani urbanistici di
dettaglio (PUD) di iniziativa privata, sempre a condizione dell'uso di
tecniche di sostenibilita' ambientale.
Tipologie di edifici
Possono essere oggetto di intervento non solo le abitazioni, ma anche gli
edifici a uso produttivo, industriale, artigianale e turistico-ricettivo. In
deroga ai piani regolatori dei Comuni, e' inoltre possibile ampliare
fino al 40% la volumetria esistente di ristoranti e alberghi che
rientrano in determinate categorie.
Critiche dall'opposizione
Perplessita' sono state espresse dall'opposizione, secondo la quale a
beneficiare del provvedimento saranno soprattutto i proprietari di seconde case.
Per il Capogruppo di VdAV/R, Roberto Louvin, si tratta di
“una legge che fa fare alla Valle una pericolosa scelta di campo, con
decisioni destinate a lasciare tracce profonde sul territorio valdostano. È una
legge figlia di una sollecitazione che viene dal Presidente Berlusconi e che
purtroppo dimentica le prerogative dell'ordinamento valdostano. Altre Regioni
hanno saputo prenderne gli aspetti positivi, noi solo i peggiori. Ci chiediamo
– conclude Luovin - se il nostro territorio potra' reggere di fronte a questa
'deregulation' valdostana, che ha ampiamente travalicato i confini dell'intesa
Stato-Regioni”.
Fonte: Casaeclima
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