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Articoli Normative: RIFORMA FISCALE: TREMONTI FISSA PALETTI E OBIETTIVI. Cambiamento «con molta prudenza».
30/01/2010

La riforma fiscale e` fondamentale e si fara` in parte con il federalismo fiscale, in parte con la semplificazione e la modernizzazione di un sistema che va «allineato al nuovo secolo», in parte con la riduzione delle aliquote.



In quanto ai tempi, non sara` fatta ne` «al buio» ne` «tutta d`un colpo» ma procedendo come stanno facendo Francia e Germania. Parola di Giulio Tremonti. L`Italia andra` avanti con molta prudenza ricercando il consenso in Italia, in Europa, imposto dall`unione monetaria, e dei mercati perche` il debito pubblico italiano e` il terzo al mondo e ogni giorno il Tesoro emette 2 miliardi di titoli di Stato in cerca di compratori «convinti della capacita` dello Stato di restituire e remunerare il denaro che gli hanno prestato».



Sara` una riforma «seria», non «un`operazione elettorale» e coinvolgera` tutti: dal ministero dell`Economia ai tecnici del parlamento, dall`Inps all`Istat, dal mercato del lavoro ai professionisti. «Senza polemiche, senza fare annunci».



E` questa l`impostazione che sara` data alla riforma del sistema fiscale, che «non e` giusto e non e` efficiente», dal ministro dell`Economia. Il numero uno di via Venti Settembre, ieri, intervenendo all`apertura dei lavori di Telefisco, ha fissato paletti e delineato obiettivi, confermando che i tempi saranno lunghi anche se non lunghi tanto quanto la vecchia riforma studiata negli anni `64-`66 e divenuta legge nel `71-`73.



L`Irap e l`armonizzazione delle rendite finanziarie, che ben si prestano ad annunci a effetto, sono dunque destinate a deludere le aspettative di interventi veloci e d`impatto: l`Irap «va tolta», ha riconosciuto il ministro, ma senza perdere i 30 miliardi alla sanita` coperti da questa tassa, e comunque garantendo la pace sociale. Un compito difficile.



Poi, rivolgendosi a chi reclama l`armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie rispetto alle tasse sul lavoro, Tremonti ha chiarito che «la partita e` complicata»: le vere rendite sono all`estero o «vengono giocate con strumenti sofisticati» fuori dalle imposte. Per il resto, «il grosso dei soldi va allo Stato dai depositi bancari e postali (tassati al 27 per cento, ndr.) e da emissioni a reddito fisso tassate al 12,50 per cento», legate al servizio del debito pubblico che viene collocato presso investitori esteri lordisti: cosi` va a finire che «se riduci le tasse devi alzare i tassi».



Di sicuro Tremonti mettera` fine a modifiche, rattoppi, correzioni di errori e a «quell`illusione che e` utile dare un messaggio: a volte si inventano micro-crediti d`imposta convinti di dare un messaggio in realta` si complica tutto il sistema in un modo inaccettabile e intollerabile».



Il federalismo fiscale sara` quella parte fondamentale della riforma dal centro alla periferia. «L`Italia e` l`unico Paese europeo che ha un fisco solamente centrale e una spesa anche locale», ha enfatizzato. «Le Regioni hanno un enorme potere, il potere della spesa ma non il dovere di finanziarsi. Non si puo` andare avanti cosi`, un modo per creare irresponsabilita` finanziaria, civile e morale».



Ma il ministro ha anche voluto precisare: «Questo non vuol dire che il piccolo comune nel mezzogiorno deve fare il bilancio con le sue tasse, e` fondamentale ed e` nella Costituzione il meccanismo della perequazione e della solidarieta`. Ma almeno un pezzo del bilancio lo deve fare anche con le sue tasse in modo che i cittadini controllino i loro amministratori. Come in tutte le democrazie, l`amministratore e` responsabile verso il contribuente.




Non sara` piu` possibile, come ora, che l`amministratore faccia quello che vuole tanto il contribuente e` nazionale e lui ha in mente il cliente dal quale prendere i voti». La lotta all`evasione fiscale continuera`: all`Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, «i due pilastri», si affiancheranno i Comuni. E su scala europea l`Italia portera` avanti il dibattito sulla scarsa efficacia dell`euroritenuta.

 

 

Fonte: Ance.it

 


 
 
 
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