sentenze e pareri: IMPRESE ALLO STREMO PER I RITARDI NEI PAGAMENTI. Il 3 protesta dell`Ance sostenuta anche dai Comuni
30/04/2010 |
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Vanno di fretta quando si tratta di incassare, ma pagano con troppo
ritardo. Un ritardo talmente pesante da mettere a rischio la vita delle
imprese costruttrici che vivono di appalti pubblici e che ora lanciano
l`allarme: la crisi non e` affatto finita, anzi «il 2010 rischia di segnare la
tomba per molte aziende» dice Paolo Buzzetti, presidente Ance.
E` per questo che la sua Associazione lunedi` prossimo, 3 maggio, organizza una
manifestazione a Venezia.
Non ci saranno le bandiere in piazza, precisano i costruttori, ma «spiegheremo
come e perche` le cose devono cambiare». La scelta del Veneto non e`
casuale (anche se la protesta si spostera` poi in altre citta`) visto che la
Regione e` la piu` colpita dalla crisi economica che, sottolinea l`Ance, ha
assunto le sembianze di una vera «bolla immobiliare» raggiungendo record
nell`invenduto.
Il fatto curioso che in questa loro protesta contro lo Stato che paga in
ritardo, con i costruttori sono schierati anche i Comuni - ovvero quelli che
dovrebbero versare - che, dicono, hanno le mani legate a causa del Patto
di stabilita`.
Comuni e aziende, quindi, uniti nella lotta: ieri Buzzetti
dell`Ance e Chiamparino, presidente dell`Anci (Associazione Comuni) hanno
firmato un accordo per rilanciare le opere pubbliche e chiedere una revisione
del Patto di stabilita` che allarghi i vincoli e - magari con il contributo
della Cassa depositi e prestiti - permetta la spesa. La manovra qualche effetto
lo ha gia` ottenuto visto che il ministro Tremonti ha convocato i Comuni stessi
per il 5 maggio.
L`accordo fra costruttori e Comuni comunque prevede anche un intervento
sul patrimonio immobiliare scolastico: i capitali privati potranno
finanziarne il recupero e trovare remunerazione dalle entrate fornite da nuovi
servizi.
Fonte:
Ance.it
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