La Camera, nella giornata del 6 Maggio, ha licenziato il ddl sulle
liberalizzazioni e manutenzione straordinaria in edilizia.
Si ricorda che il 28 Aprile scorso le commissioni di Finanze e Attivita'
produttive hanno approvato, nella fase di conversione in legge, una nuova
formulazione dell'art. 5 al dl 40/2010 inerente la liberalizzazione dei lavori
straordinari prevista dal decreto incentivi. Attenuato il ruolo delle Regioni:
scompare, infatti, la premessa che le norme si applicano "salvo piu' restrittive
disposizioni previste dalla disciplina regionale"; confermato, invece,
il riferimento ai regolamenti comunali.
Le Regioni potranno estendere le misure a interventi edilizi ulteriori,
prevedere la necessita' della relazione tecnica per altri interventi rispetto a
quelli gia' indicati, stabilire ulteriori contenuti per la relazione tecnica.
I possibili interventi sono sostanzialmente divisi in due categorie:
-quelli che possono essere eseguiti senza alcun titolo abilitativo
(manutenzione ordinaria, eliminazione di barriere architettoniche, opere
temporanee per attivita' di ricerca nel sottosuolo, movimenti di terra legati
all'attivita' agricola, serre mobili stagionali);
-quelli per i quali serve previa comunicazione per via telematica,
allegando eventuali autorizzazioni obbligatorie (manutenzione straordinaria,
opere per obiettive esigenze contingenti e temporanee, opere di pavimentazione,
pannelli solari, fotovoltaici e termici, aree ludiche).
Il provvedimento, in allegato, passato all'esame della Camera e' stato inviato al
Senato per l'approvazione definitiva da realizzare entro il 25 Maggio.
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