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PREVENZIONE E RISCHI - Sommerso: nel Mezzogiorno 1.280 addetti in nero in agricoltura ed edilizia
17/05/2010

14 maggio 2010. I primi risultati dei controlli effettuati nei mesi marzo e aprile 2010 nell'ambito del Piano straordinario di vigilanza in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che vede affiancati gli ispettori di ministero del Lavoro, INAIL, Inps e Forze dell'ordine



ROMA - Sono 1.280 i lavoratori trovati totalmente in nero nell'ambito del "Piano straordinario di vigilanza per l'agricoltura e l'edilizia nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia". Sospese 350 aziende, di cui 253 sono ad oggi tornate a lavorare. Sono alcuni dei numeri diffusi dal ministero del Lavoro in merito ai primi risultati del piano approvato lo scorso 28 gennaio dal Consiglio dei ministri e messo in atto grazie all'attivita' sinergica del personale ispettivo del dicastero (Dpl e Comando Carabinieri Tutela del lavoro), di INAIL e Inps e delle Forze dell'Ordine (Guardia di finanza, Polizia, Arma territoriale dei Carabinieri). Le stime si riferiscono, nello specifico, ai controlli effettuati in Calabria, Campania e Puglia nei mesi di marzo e aprile scorsi. Per quanto riguarda, invece, la Sicilia - precisa il ministero - "e' in corso la definizione di un protocollo con la Regione, dal momento che l'attivita' ispettiva rientra nelle sue competenze specifiche". Ma vediamo, in dettaglio, i numeri regione per regione.

Calabria. In Calabria sono state ispezionate 64 aziende agricole, di cui 40 sono risultate irregolari (il 63% complessivo). I lavoratori oggetto di verifica sono stati 283 (di cui 11 extracomunitari) e 165 quelli risultati totalmente in nero. In questo contesto non e' stata fatta alcuna sospensione. Sempre in Calabria sono state verificate anche 61 imprese edili, di cui 29 risultate irregolari (il 48 %). Sono 193 i lavoratori controllati, di cui un extracomunitario: 36 quelli emersi totalmente in nero, otto irregolari per altre cause. Dodici, nel complesso. le sospensioni per lavoro nero (di cui 11 revocate) e 44 le violazioni accertate in materia di salute e sicurezza.

Campania. In Campania sono state ispezionate 556 aziende agricole, di cui 235 risultate irregolari (il 42%). Sono 2.199 i lavoratori oggetto di verifica (251 extracomunitari, di cui 22 privi del permesso di soggiorno); 214 i lavoratori totalmente in nero; 189 quelli irregolari per altre cause. Sono emerse, poi, 1.536 posizioni lavorative fittizie e/o prestazioni previdenziali indebite. Ventotto, ancora, le sospensioni per lavoro nero (di cui 21 revocate). Nella stessa regione - ma nel comparto edile - sono state ispezionate 2.129 aziende, di cui 1.182 emerse come irregolari (il 56 %). I lavoratori oggetto di verifica sono stati 5.425 (62 extracomunitari, di cui 13 privi del permesso di soggiorno), per 791 persone risultati totalmente in nero. Quelli irregolari per altre cause sono 461. Le sospensioni per lavoro nero sono state 272 (di cui 190 revocate) e 4 quelle per motivi di sicurezza. Le violazioni in materia di salute e sicurezza, infine,m sono state 1.242.

Puglia. In Puglia sono state ispezionate 334 aziende edili, di cui 199 risultate irregolari (il 60%). Sono stati 954, di cui 21 extracomunitari, i lavoratori oggetto di verifica. Totalmente in nero 74 lavoratori e 103 irregolari per "altre cause". Le sospensioni per lavoro nero sono state 33 (di cui 31 revocate), una quelle per motivi di sicurezza. Trecentocinque le violazioni in materia di salute e sicurezza. "I dati riferiti al settore agricolo non sono disponibili perche', sulla base della calendarizzazione prevista dal Piano straordinario, gli accessi ispettivi hanno avuto inizio nel mese di maggio", si legge nella nota del ministero. "Accessi che vedranno coinvolti, oltre alle amministrazioni gia' menzionate, anche il Corpo Forestale dello Stato".


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