In un'intervista a "Il Sole 24 Ore" il presidente/commissario
straordinario dell'INAIL esprime la propria soddisfazione per l'intervento
previsto nella manovra correttiva e rassicura: "Piene garanzie sul futuro delle
attivita' e dei progetti in corso"
ROMA - Sara' un'integrazione "a caldo" con due istituti - Ispesl e Ipsema -
che certo non si possono definire "enti inutili": piuttosto due soggetti di
rilevanza strategica "per la costituzione di un polo nazionale per la salute e
la sicurezza" nel lavoro. Il presidente/commissario straordinario
dell'INAIL, Marco Fabio Sartori, guarda con ottimismo al progetto di
incorporazione nell'Istituto stabilito dal governo nella manovra economica. E,
in un'intervista a "Il Sole 24 Ore", getta acqua sul fuoco delle polemiche
con una rassicurazione. "I ricercatori dell'Ispesl devono sapere che avranno
piena garanzia sul futuro delle attivita' e dei progetti che sono in corso".
Temporaneamente a Milano - dove, presso l'Istituto San Raffaele, si sta curando
per un tumore diagnosticato un paio di mesi fa - Sartori continua a esercitare
il suo ruolo "a tempo pieno". "È una battaglia che sto gestendo senza perdere il
contatto costante con il mio staff e con il direttore generale, Giuseppe
Lucibello", afferma. "Della mia malattia ho voluto parlare a tutti i dipendenti
dell'istituto in una videconferenza lunedi' scorso, anche per spiegare le ultime
settimane di assenza a Roma. Per fortuna oggi certi tipi di tumore si possono
curare e trovo giusto comunicarlo quando si occupa un incarico pubblico".
Ecco, allora, che il presidente dell'INAIL non nasconde la propria soddisfazione
per l'intervento del governo: il Piano industriale dell'Istituto presentato
al ministro del Lavoro "partiva proprio dall'integrazione di Ispesl e Ipsema, un
istituto di ricerca sulla salute, la sicurezza e le malattie professionali e
l'ente di assicurazione pubblica dei lavoratori del mare. Due realta' che
verranno valorizzate in INAIL". Consapevole che un'operazione del genere puo'
suscitare anche timori, Sartori non esita a dissipare le preoccupazioni.
L'attivita' di ricerca "e' strategica per meglio orientare le nostre attivita' di
formazione e prevenzione. Dunque il futuro dei ricercatori nel nuovo polo e'
assicurato, anche con la specificita' di comparto contrattuale, come prevede
l'articolo 7 del decreto".
Positiva anche la valutazione in merito alla riforma della governance degli
enti contenuta nella manovra correttiva. Resta, invece, ancora da verificare
come si potra' affrontare al meglio il blocco del turn-over nella pubblica
amministrazione. Altra nota critica e' relativa all'autonomia dell'INAIL sul
fronte degli investimenti immobiliari, che il decreto governativo comunque non
potenzia. "Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno", sostiene pero' Sartori.
"INAIL tornera' a investire dopo almeno cinque anni di stop. Abbiamo un dote
disponibile di 850 milioni quest'anno e di oltre un miliardo l'anno dal 2011 al
2013. Meta' di quelle risorse andranno alla ricostruzione in Abruzzo mentre
sull'altra ora si tratta di capire il vincolo che e' stato posto sull'acquisto di
immobili in locazione passiva alle pubbliche amministrazioni". Un intervento che
rischia di mettere in stand-by i progetti di gestione e valorizzazione degli
immobili cui l'Istituto sta lavorando. "Aspettiamo di vedere come sara' definita
bene la norma, i chiarimenti applicativi", conclude Sartori. "Il meccanismo
prevede un'indicazione degli immobili da acquisire dall'Agenzia del Demanio e un
atto ministeriale ma poi la firma dobbiamo metterla noi e ci devono essere certe
garanzie di ritorno sugli investimenti".
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