Le Commissioni Giustizia e Attivita` Produttive del Senato hanno dato un
parere positivo, approvando un apposito documento, sulla ``Proposta di
direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa alla lotta contro i
ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali (Rifusione) - Attuazione del
quadro fondamentale per la piccola impresa (Small Business Act)``
(COM(2009)126 def.), nel quale il Governo viene ivitato, in relazione alla
posizione che dovra` assumere per la definizione delle proposte legislative e
per le deliberazioni delle competenti istituzioni comunitarie, a tener conto di
alcune osservazioni.
Nelle premesse del documento viene, in particolare, considerato che:
- ``l`iniziativa della Commissione riveste la massima importanza per il sistema
delle imprese, specie di piccola e media dimensione, in quanto intende
finalmente affrontare in termini esaustivi l`annoso
problema dei ritardi con i quali i debitori provvedono al pagamento di quanto
dovuto per la fornitura di beni e servizi``;
- ``il problema assume dimensioni macroscopiche per quanto concerne i ritardi
con i quali le pubbliche amministrazioni saldano i debiti contratti con i propri
fornitori``;
- ``ne consegue una generale carenza di liquidita` da parte delle imprese le
quali si vedono costrette ad indebitarsi, aggravando la propria esposizione
finanziaria, a scapito delle prospettive di investimento con ripercussioni
negative sulla loro competitivita```;
- ``le conseguenze dei ritardi risultano particolarmente gravi in periodi di
recessione o comunque di crisi economica, come quella in corso, per cui
cresce il numero delle imprese esposte al rischio di fallimento``;
- ``l`accumularsi progressivo di debiti delle amministrazioni pubbliche del
nostro Paese nei confronti dei propri fornitori risulta inaccettabile anche
in considerazione del fatto che le stesse imprese vengono, contestualmente,
sollecitate all`adempimento delle proprie obbligazioni tributarie senza
potersi avvalere della facolta` di compensare posizioni creditorie e
debitorie``;
- ``l`intervento comunitario, che prospetta una disciplina piu` stringente a
livello europeo, anche per quanto concerne il regime sanzionatorio da applicare,
soprattutto quando i ritardi siano attribuibili alla responsabilita` delle
amministrazioni pubbliche, appare pienamente condivisibile anche in
considerazione degli effetti distorsivi che i ritardi possono provocare tra
imprese nazionali e di altri Paesi, a scapito della concorrenza``.
Sulla base di quanto evidenziato, l`Esecutivo viene, pertanto, invitato a tener
conto, tra l`altro, delle seguenti osservazioni:
- ``i ritardi nei pagamenti da parte delle PA italiane hanno assunto
dimensioni non piu` tollerabili per cui e` necessario, da parte del Governo, il
massimo impegno per assicurare, in sede di attuazione della direttiva,
l`adozione di tutte le iniziative idonee a ricondurre la situazione ad una
condizione fisiologica, o comunque almeno paragonabile a quella che si riscontra
in altri Paesi dell`UE, pur nel rispetto delle compatibilita` finanziarie``;
- ``al fine di rendere efficaci ed applicabili le disposizioni introdotte
dalla direttiva, e` necessario il massimo impegno da parte del Governo per porre
a livello comunitario la questione della revisione delle norme del patto di
stabilita` che andrebbero modificate nel senso di prevedere una loro maggiore
flessibilita` nelle modalita` applicative``.
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