Perugia, 13 ott. 010 - La Giunta regionale dell'Umbria, su proposta
dell'assessore ai lavori pubblici Stefano Vinti, ha approvato le linee guida
per la redazione dei piani di settore in materia di lavori ed opere pubbliche.
La Giunta ha inoltre deciso di adottare procedure amministrative uniformi per
la attuazione degli stessi piani di settore, in base a quanto stabilito
dalla legge regionale n. 3 del 21 gennaio 2010, “Disciplina regionale dei lavori
pubblici e norme in materia di regolarita' contributiva per i lavori pubblici”.
Le linee guida illustrano lo schema da seguire per la redazione
dei piani di settore, definiscono i tempi per l'approvazione del progetto
definitivo o esecutivo, determinano i tempi per la consegna e
l'esecuzione dei lavori, dettano i tempi e le modalita' di erogazione dei
finanziamenti (differenti per i progetti di costo inferiore o pari a 100
mila euro e quelli superiori a tale soglia) e definiscono le modalita' di
revoca dei finanziamenti in caso di mancata trasmissione del progetto
definitivo o esecutivo nei tempi stabiliti e successiva assegnazione ad altro
soggetto in graduatoria.
Esse sono state redatte da un gruppo di lavoro composto da tecnici e
funzionari della Regione e da rappresentanti di ANCI e UPI. Sono state
discusse nell'ambito di un ampio processo partecipativo che ha coinvolto le
Direzioni regionali e le associazioni degli imprenditori, i sindacati gli ordini
e i collegi professionali.
“Per la prima volta, in un'ottica rapportata ai nuovi indirizzi e modus operandi
della pubblica amministrazione, improntato sempre piu' alla trasparenza,
all'efficacia e all'economicita' dell'azione amministrativa, - ha detto
l'assessore Vinti - si e' cercato di rendere uniforme il comportamento degli
uffici regionali competenti alla realizzazione dei diversi piani, ferme restando
le particolarita' delle singole azioni specifiche per tipologia di bene coinvolta
dai piani (beni culturali, strade, ecc…). Le nuove norme – ha detto ancora
Vinti – costituiranno un utile e importante contributo per le imprese, in
termini di snellimento semplificazione e unificazione delle procedure e
contribuiranno a dare ad esse quelle ‘certezze', in materia burocratica e
finanziaria, di cui hanno bisogno per garantire sviluppo e lavoro”.
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