ROMA Il Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha incontrato ieri i vertici di Rfi, di Italferr e di Nodo di Palermo, per discutere le problematiche legate alla realizzazione del nodo ferroviario nel capoluogo siciliano. L'incontro si e' concluso con la constatazione che Rfi e Italferr non dispongono di risorse di cassa, pur in presenza delle autorizzazioni in competenza, per dare il via al general contractor per l'avvio dei lavori di realizzazione dell'opera.
"Sulla questione del Nodo di Palermo - ha dichiarato Di Pietro al termine dell'incontro - c'e' una fortissima responsabilita' politica di chi ha illuso i cittadini palermitani, e siciliani in genere, facendo credere che fosse possibile realizzare un'opera per la quale i fondi necessari sono stati prima stanziati e poi stornati con l'ultima legge Finanziaria della passata legislatura. E' una situazione che riguarda quest'opera, ma non solo, con il precedente Governo che ha infatti lasciato che Rfi bandisse gare per circa 5 mld di euro in piu' di quanto in realta' non abbia poi assegnato alla societa' per cassa".
"Ci siamo cosi' trovati nella situazione paradossale - ha proseguito - per cui io, facendo seguito agli impegni assunti con la firma dell'accordo di programma dello scorso dicembre, sono riuscito a reperire i 135 mln di euro che ancora mancavano per completare il finanziamento del progetto, modificato per accogliere le richieste degli enti locali, mentre abbiamo scoperto che mancano i fondi che davamo per scontato ci fossero. Nonostante l'impegno di questo Ministero e di questo Governo - ha concluso - ci troviamo ancora una volta a fare i conti con il libro dei sogni scritto nella precedente legislatura, dalla quale noi abbiamo ereditato una impressionante serie di buchi neri e di cambiali da pagare, mentre i cittadini hanno ricevuto una lunga lista di promesse non mantenute". com/pev
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