Raggiunto un accordo di massima al tavolo tecnico presso il Ministero
dell'Economia.
Rete Imprese Italia valuta positivamente sia la proroga di 6 mesi della
moratoria dei debiti, sia l'allungamento a 3 anni delle scadenze per il
pagamento del debito residuo per le imprese che hanno usufruito della prima
moratoria. ”L'intesa – si legge in una nota – permette di preservare il
dialogo e il clima di collaborazione tra le imprese e il sistema bancario e il
governo, che si e' sviluppato in occasione dell'accordo siglato nel 2009".
Accordo di massima raggiunto al tavolo tecnico per la proroga della
moratoria dei debiti delle Pmi. L'intesa riguarda una possibile proroga di sei
mesi dell'attuale moratoria, un allungamento fino a 3 anni dei debiti per le
imprese che hanno usufruito della precedente moratoria; in questo allungamento
del debito potrebbe essere coinvolta la Cassa depositi e prestiti. Da parte
delle banche potranno essere messi a disposizione prodotti finanziari semplici
sulla rinegoziazione dei tassi. Positivo il giudizio di Rete Imprese Italia
.
”L'intesa di massima – si legge in una nota – permette di preservare il dialogo
e il clima di collaborazione tra le imprese e il sistema bancario e il governo
che si e' sviluppato in occasione dell'accordo siglato nel 2009".
Rete Imprese Italia valuta positivamente sia la proroga di 6 mesi della
moratoria dei debiti, sia l'allungamento a 3 anni delle scadenze per il
pagamento del debito residuo per le imprese che hanno usufruito della prima
moratoria. Positivo anche il giudizio sul sostegno alle esigenze di
patrimonializzazione delle aziende, mentre perplessita' vengono espresse sugli
strumenti per il contenimento del rischio tasso. Secondo Rete Imprese Italia
l'accordo prevede “strumenti utili ad accompagnare le imprese nel percorso di
uscita dalla crisi, privilegiando iniziative di crescita e di sviluppo rispetto
a operazioni di semplice copertura di perdite relative a finanziamenti
pregressi”.
Il tavolo si e' riunito oggi pomeriggio al ministero dell'Economia, coordinato
da Andrea Montanino, dirigente generale del Tesoro. Il testo dell'accordo
passera' ora al vaglio dei vertici di dicastero, Abi e delle associazioni
produttive coinvolte (Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti,
Casartigiani, Cia, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confcooperative,
Confedilizia, Confetra, Confindustria e Legacoop). I tempi di approvazione
dell'accordo dovrebbero essere abbastanza rapidi.
Di fatto, l'accordo si basa su quattro 'pilastri': la proroga di sei
mesi; l'allungamento del debito residuo da 2 a tre anni; la rimodulazione del
debito con il ricorso a strumenti semplici per coprire il rischio tasso; la
patrimonializzazione, vale a dire particolare attenzione da parte delle banche
alle imprese che rafforzeranno il proprio patrimonio.
L'intesa escluderebbe infine meccanismi automatici, ma si basera' sulle necessita'
effettive da parte delle imprese.
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