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RIFIUTI SPECIALI - Dai dati Ispra all'operativita' del Sistri
27/04/2011

Che cosa s'intende per rifiuto speciale?

Quale e' la forma prevalente di gestione e recupero di questo tipo di rifiuti?

I rifiuti speciali sono tutti pericolosi?

Le risposte a queste domande si trovano nel Rapporto Rifiuti Speciali, a cura dell'Ispra, l'istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale.



L'Ispra ha reso noti il 13 aprile scorso i dati sui rifiuti speciali relativi al 2008 nel corso di un convegno che e' stata l'occasione per fare il punto sulle dimensioni del problema in vista della piena operativita' del nuovo sistema di monitoraggio (SISTRI) che entrera' in funzione a giugno di questa'anno.

In particolare, il Rapporto registra un calo della produzione dei rifiuti speciali pericolosi: quasi 70 mila (-0,6%) le tonnellate in meno registrate tra il 2007 ed il 2008 a fronte, pero', di una crescita totale di rifiuti speciali di quasi 1,6 milioni di tonnellate (1,2%) per un totale di 138,7 milioni (rifiuti non pericolosi 72,4 milioni di tonnellate, pericolosi 11,3 milioni di tonnellate settore costruzioni e demolizioni 55 milioni). Di questi, quelli complessivamente gestiti nel 2008 (non pericolosi 91,7% e pericolosi 8,3%) ammontano ad oltre 143 milioni di tonnellate.

In Italia la gestione dei rifiuti mostra una dimensione crescente nel tempo, fino a divenire talvolta vera e propria emergenza. Ma una risposta al problema, in senso positivo, viene oggi dal SISTRI, il sistema elettronico che consente di monitorare ed acquisire, in tempo reale, i dati sulla movimentazione dei rifiuti speciali, informando sulla gestione di quelli urbani, anche attraverso un efficace sistema di videosorveglianza sugli impianti di smaltimento del territorio.

Il SISTRI entrera' pienamente in vigore dal primo giugno 2011.

Da questa data, i produttori di rifiuti, i trasportatori, le imprese di smaltimento e recupero dovranno utilizzare esclusivamente il sistema SISTRI. In particolare, il sistema informatizzato prevede l'installazione di black box su tutti gli automezzi autorizzati al trasporto dei rifiuti speciali ai fini della tracciabilita' dei percorsi effettuati sino agli impianti di destinazione, presso cui sono installati dispositivi di videosorveglianza per il riconoscimento dei mezzi in ingresso.

In vista della piena operativita' del SISTRI, il ministro dell'Ambiente, Stefani Prestigiacomo, ha firmato alcuni protocolli d'intesa per consentire l'ottimizzazione degli strumenti sulla tracciabilita' dei rifiuti speciali.

Per saperne di piu':
- i protocolli d'intesa firmati dal ministro dell'Ambiente (aprile 2011)
- i protocolli d'intesa firmati dal ministro dell'Ambiente (dicembre 2010)
- il portale SISTRI

Fonti: Ministero dell'Ambiente, ISPRA, SISTRI

osvaldo amari www.governo.it

http://www.governo.it

 


 
 
 
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