Il mondo produttivo chiede "un incontro urgente" al presidente del
Consiglio per rivedere il sistema informatico di tracciabilita' dei rifiuti.
"Desideriamo rappresentarle la gravita' della situazione cui verrebbero a
trovarsi le imprese - si legge in una lettera inviata al premier - qualora tale
sistema diventasse obbligatorio dal prossimo primo giugno, come previsto dalla
normativa in vigore".
La lettera a Berlusconi (385 kB - PDF) "Un incontro urgente sul tema del
SISTRI, il sistema informatico di tracciabilita' dei rifiuti". E' questa la
richiesta avanzata in una lettera inviata ieri al presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi da Rete Imprese Italia, Confindustria, Cooperarive Italiane,
Confapi.
"Desideriamo rappresentarLe la gravita' della situazione in cui verrebbero a
trovarsi le imprese qualora tale sistema diventasse obbligatorio dal prossimo 1?
giugno - si legge nella missiva.
"Condividiamo lo scopo per il quale e' stato concepito il SISTRI, siamo convinti
che servira' a combattere la criminalita' organizzata in un settore critico e
che potra' comportare una semplificazione della gestione, eliminando la
documentazione cartacea".
Tuttavia le imprese fanno presente a Berlusconi che "dal prossimo 1? giugno
360mila aziende non potranno produrre, trasportare e smaltire rifiuti se non
utilizzando le nuove procedure, pena gravi e onerose sanzioni".
Il test svolto l'11 maggio scorso con il click day, hanno poi ricordato le
associazioni che rappresentano il mondo produttivo, "ha dato un esito che
difficilmente avrebbe potuto essere peggiore", aggiungendo che "il novanta per
cento delle imprese ha denunciato disfunzioni di ogni genere: inutilizzabilita'
dei dispositivi informatici forniti dal Ministero, ore e ore di impossibilita'
di accedere al sistema, interruzione dei collegamenti, procedure lunghissime".
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