Un maggior investimento iniziale per produrre un vantaggio nel tempo.
Puntare sempre piu' a edifici a impatto zero e alla produzione di energia
dalle barriere fonoassorbenti situate lungo le strade e le autostrade. A
sottolinearlo e' Luca Lucchesi, responsabile scientifico dell'area ricerca e
sviluppo del Gruppo Industriale Tosoni, specializzato nella progettazione e
realizzazione di opere nel settore dei trasporti e delle costruzioni con
particolare attenzione alla sostenibilita' energetica.
''L'obiettivo nel giro di qualche anno -spiega all'Adnkronos- e' di
arrivare a realizzare edifici a impatto zero, cioe' in grado di autoprodurre
tutta l'energia che consumano. Un risultato ambizioso al quale si puo'
arrivare agendo sia sul risparmio energetico che sull'autoproduzione. Si
tratta due fattori ugualmente importanti per gli edifici del futuro. E' chiaro
-spiega- che occorre un approccio integrato partendo dalla progettazione''.
Importante per Lucchesi e' promuovere la cultura della sostenibilita' nelle
costruzioni. ''A livello comunitario i bandi includono il parametro tra gli
elementi da soddisfare. In Usa e nel Nord Europa sono piu' avanti rispetto al
nostro paese. Come gruppo adottiamo la filosofia Leed che e' un protocollo
sulla sostenibilita' molto avanzato, adottato negli Usa e giunto nel nostro
paese nel 2008''. ''Le costruzioni hanno un costo aggiuntivo del 15-20%, che
comunque si ammortizza in 10 anni. Ma al di la' dei costi la filosofia Leed
prevede l'utilzzo di materiali riciclabili, possibilmente a Km zero, ecc. Tutte
procedure che contribuiscono a ridurre gli impatti e aumentare la sostenibilita'
complessiva dell'opera che si realizza''.
Nel settore del risparmio eneregtico applicato alle costruzioni esistenti
sono stati sviluppati alcuni progetti specifici come la misurazione attraverso
sensori del consumo in un edificio in termini di energia, flussi idrici, flussi
d'aria. ''Raccogliendo questi dati -spiega Lucchesi- e' possibile
predisporre un piano di risparmio energetico mirato''.
Nel settore delle barriere fonoassorbenti con produzione di energia
fotovoltaica sono state realizzate due opere. La prima nel 2009 sulla A22
tra Rovereto sud e Rovereto nord lunga un Km e la seconda nel comune di Oppeano
lunga 1,7 Km. ''Si tratta -spiega Lucchesi- di un mercato vergine che potrebbe
svilupparsi anche rapidamente. Il costo di una barriera fonoassorbente con
elementi fotovoltaici e' quasi doppio rispetto a una barriera semplice, ma puo'
essere ammortizzato in 10 anni grazie alla produzione di energia. Si tratta,
dunque, solo di un maggior investimento iniziale che produce un vantaggio nel
tempo in termini di sostenibilita'''.
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