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Guide: elementi di un edificio: le opere di completamento
01/03/2007

Il completamento degli edifici, una volta realizzata la struttura portante, richiede molte opere tra cui: 
 Infissi esterni e interni
 Pavimentazioni interne ed esterne
 Rivestimenti e finiture
 Controsoffitti
 Impianti

In questa sezione parliamo dei serramenti ed i pavimenti

Serramenti
 
I termini tecnici generalmente impiegati per identificare le parti di un serramento (definiti anche

dalla norma UNI 8369/3), sono i seguenti:
controtelaio: è costituito da profili di legno o metallici fissati con zanche murate nella parete, predisposti per il montaggio del telaio fisso del serramento

telaio fisso: è costituito da profili, fissati al controtelaio, che portano i vincoli (cerniere) per l’articolazione del telaio mobile. Ha la forma di un rettangolo nel caso delle finestre e di un rettangolo senza la base inferiore nel caso delle porte finestre e delle porte. Tra il controtelaio e il telaio fisso viene lasciato un determinato "gioco" allo scopo di assorbire le tolleranze di fabbricazione e di eseguire piccoli spostamenti necessari per regolare la verticalità (cioè la "messa a piombo") del serramento;

coprigiunto: è un profilo collocato a cavallo tra controtelaio e telaio fisso per nascondere il gioco esistente tra di essi;

telaio mobile (o telaio dell’anta): è costituito dai profili che formano la parte mobile del serramento, racchiudendo e sostenendo il tamponamento;

montante: è un profilo che forma un elemento verticale del telaio dell’anta o del telaio fisso;

montante intermedio del telaio fisso: è un profilo che costituisce un elemento verticale del telaio fisso avente lo scopo di separare due ante indipendenti;

traversa: è un profilo che forma un elemento orizzontale del telaio dell’anta o del telaio fisso (traversa superiore, traversa intermedia, traversa inferiore);

traversa intermedia dell’anta: è un profilo che forma un elemento orizzontale dell’anta della porta-finestra, che viene in genere disposto all’altezza dei davanzali delle altre finestre;

tamponamento: è la lastra di vetro (o di altro materiale, trasparente o meno) fissata sul telaio mobile;

fermavetro: è un profilo avente la funzione di fissare le lastre di tamponamento al telaio mobile;

gocciolatoio (dell’anta): è costituito da un listello di forma particolare fissato alla traversa inferiore per ostacolare l’infiltrazione dell’acqua;

anta (o battente): è l’elemento apribile del serramento, costituito dal telaio mobile e dal tamponamento;

anta che batte (prima): è l’anta che viene aperta per prima durante l’apertura di un serramento a due o più ante;

anta che riceve (seconda): è lauta che viene manovrata per seconda durante l’apertura di un serramento a due o più ante;

accessori: sono gli elementi complementari necessari per realizzare i vincoli tra le parti degli infissi, permettendo l’assemblaggio, la manovra ecc., e consentendo funzioni specifiche;

guarnizioni: sono elementi dotati di profili particolari per consentire la tenuta in corrispondenza delle linee di battuta tra elementi mobili;

giunto apribile: corrisponde all’insieme delle facce dei profili situate tra telaio fisso e ante;

giunto fisso: corrisponde all’insieme delle facce dei profili situate tra controtelaio e telaio fisso.

 

Pavimenti

A seconda della posizione che assumono rispetto all’edificio, le pavimentazioni possono essere distinte in interne ed esterne.
Le pavimentazioni interne hanno la funzione di conferire alle superfici di calpestio il grado di finitura richiesto e di trasmettere i carichi di servizio alle strutture orizzontali degli edifici (i solai) o, in determinati casi, al terreno. Esse possono contribuire all’isolamento acustico degli ambienti e, quando è necessario, anche a quello termico.

A causa della loro particolare posizione, le pavimentazioni sono interessate da vari fenomeni fisici e chimici, che dipendono dalle attività svolte negli ambienti e dalla destinazione dell’edificio. Esse possono infine accogliere nei loro strati di sottofondo i tubi protettivi degli impianti elettrici e telefonici oppure le canalizzazioni di scarico degli impianti idro-sanitari.

Le pavimentazioni interne si dividono in:

PAVIMENTI REALIZZATI CON MANUFATTI, cioè con prodotti posati in opera uno a uno accostandoli tra loro secondo diverse geometrie di posa e sigillandoli nelle giunzioni. Si possono così avere:

—    PAVIMENTI DI LASTRE E MARMETTE DI MATERIALI LAPIDEI

— PAVIMENTI DI PIASTRELLE DI CERAMICA;

— PAVIMENTI LIGNEI

— PAVIMENTI DI TELI E QUADROTTE DI MOQUETTE;

— PAVIMENTI DI TELI E PIASTRELLE DI MATERIALI VINILICI, DI GOMMA DI LINOLEUM (detti anche pavimenti resilienti);

PAVIMENTI REALIZZATI CON TECNICHE TRADIZIONALI. Si dividono in:

— PAVIMENTI ALLA VENEZIANA;

— PAVIMENTI ALLA GE NOVESE;

— PALLADIANE;

— PAVIMENTI A MOSAICO


PAVIMENTI GETTATI IN OPERA, mediante la stesura e la finitura superficiale di uno strato continuo         di un determinato spessore. Possono essere:          

—     PAVIMENTAZIONI CEMENTIZIE;           

—     PAVIMENTI CON RIVESTIMENTI RESINOSI.
Un tipo particolare di pavimentazione è quello dei pavimenti sopraelevati, che consentono la formazione di una intercapedine adatta ad accogliere gli impianti tecnici necessari per determinati tipi di uffici e per centri di elaborazione dati.

A seconda delle destinazioni, alle pavimentazioni interne si possono richiedere le seguenti prestazioni ):

—  asetticità

—  coefficiente d’attrito           

—   potere fonoisolante ai rumori aerei
—   potere isolante ai rumori d’impatto;
 
—  pulibilità;
 
—  reazione al fuoco
 
—  resistenza alle aggressioni chimiche
 
—  resistenza agli urti;
 
—  resistenze all’usura
 
—  trasmittanza termica.



fonte: http://www.itcgfermi.it/leonardo/costruzioni/particol.htm

 


 
 
 
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