LAVORI PUBBLICI - ALTRE DEROGHE AL CODICE APPALTI PER NON PERDERE I FONDI UE
FONTE: ANIEM - Associazione Nazionale Imprese Edili Manifatturiere
Roma, 20 Maggio.
L'obiettivo del "Dl ambiente" è quello applicare alcune deroghe alle norme sul permesso di costruire e al Codice Appalti per non rischiare la perdita dei finanziamenti europei destinati alla riqualificazione, messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici pubblici.
Il Decreto, per evitare che i finanziamenti vadano perduti, prevede fino al 31 Dicembre 2015, una serie di poteri derogatori con riferimento al Dpcm 22 Gennaio 2014, a sostegno dei soggetti pubblici che si sono aggiudicati le risorse UE per programmi nazionali, interregionali, regionali di qualificazione, messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici pubblici.
Se il tutto venisse confermato dal CdM, gli interventi potrebbero essere effettuati con delle procedure semplificate, e quindi senza richiedere il permesso di costruire, a patto che ciò non comporti il cambio di destinazione d'uso dell'immobile o il cambiamento della sagoma degli edifici vincolati ai sensi del Codice dei Beni Culturali. In pratica, i lavori potrebbero essere appaltati subito, senza la canonica attesa dei 35 giorni successivi all'aggiudicazione definitiva, non sarebbe interrotto il termine dei 30 giorni per l'approvazione, l'aggiudicazione provvisoria e i controlli prima della stipula dello contratto, infine, in sede di presentazione delle offerte, si potrebbe deliberare di non eseguire controlli sulla capacità economica finanziaria e tecnico organizzativa delle imprese
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