AVVALIMENTO, SENTENZA CONSIGLIO DI STATO.
Contratto di avvalimento, parere in merito all'interpretazione dello stesso anche se una parte dell'oggetto non e' puntualmente determinato.
Fonte: giustizia-amministrativa.it
Consiglio di Stato, sentenza n. 23 del 4 nov. 2016
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L’Adunanza plenaria del, Consiglio di stato, si pronuncia in tema di contratto di avvalimento nelle gare pubbliche
Contratti della P.A. - Avvalimento - Contratto di avvalimento - Contenuto - Artt. 49, d.lgs. n. 163 del 2006 e 88, d.P.R. n. 207 del 2010 - In relazione all'art. 47, par. 2, Direttiva 2004/19/CE - Individuazione.
L’art. 49, d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e l’art. 88, d.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, in relazione all’art. 47, par. 2 della Direttiva 2004/18/CE, devono essere interpretati nel senso che essi ostano a un’interpretazione tale da configurare la nullità del contratto di avvalimento in ipotesi in cui una parte dell’oggetto del contratto di avvalimento, pur non essendo puntualmente determinata fosse tuttavia agevolmente determinabile dal tenore complessivo del documento, e ciò anche in applicazione degli artt. 1346, 1363 e 1367 cod. civ..
In siffatte ipotesi, neppure sussistono i presupposti per fare applicazione della teorica c.d. del ‘requisito della forma/contenuto’, non venendo in rilievo l’esigenza (tipica dell’enucleazione di tale figura) di assicurare una particolare tutela al contraente debole attraverso l’individuazione di una specifica forma di ‘nullità di protezione’.
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