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sentenze e pareri: Appalto di Molise Acque, il Tar sospende a meta'...
22/03/2007

Il Tar del Molise ha sospeso fino al 18 aprile prossimo l'aggiudicazione dell'appalto per la sistemazione dell'acquedotto molisano destro. I giudici amministrativi hanno parzialmente accolto il ricorso della Costruzioni Cantieri Cemento Spa. 


I giudici hanno ritenuto di dover acquisire documentazione necessaria per poter decidere sul ricorso e quindi fino alla data fissata per la prossima udienza, appunto il 18 aprile, non si potrà procedere all'aggiudicazione e ai conseguenti atti, tra cui la stipula del contratto con la ditta aggiudicataria.


Invece il Tar del Molise ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dall'Associazione temporanea di imprese Baldassini-Tognozzi-Pontello, piazzatasi al secondo posto nell'aggiudicazione del mega-appalto per la costruzione dell'acquedotto molisano centrale. Una decisione obbligata visto che il contratto era stato già firmato il 19 marzo, cioè due giorni prima dell'udienza fissata dinanzi ai giudici amministrativi. La eventuale sospensiva non avrebbe avuto effetti concreti, non avrebbe cioèprovocato, come prevede il Codice dei lavori pubblici, la caducazione del contratto già stipulato. Pertanto il Tar è stato costretto a rinviare la discussione del merito direttamente nell'udienza fissata per il 6 giugno prossimo.

Una scelta, quella dei vertici di Molise Acque, che ha avuto l'effetto di condizionare e pesare fortemente sulla decisione dei giudici. Ma che potrebbe aprire nuovi profili di responsabilità per il risarcimento di eventuali danni qualora l'Ati ricorrente dovesse avere ragione nell'udienza di merito. 

Un atto, la sottoscrizione del contratto, che ricade nella competenza dei vertici dell'Azienda "Molise Acque". Per il momento, dunque, su questo appalto la decisione è rinviata. La sentenza arriverà tra due mesi e mezzo.

La decisione dei vertici di MOlise Acque, dunque, ha avuto conseguenze pesanti sul procedimento amministrativo in corso. Forse da parte di funzionari pubblici ci si sarebbe atteso un comportamento diverso anche e soprattutto nell'interesse della pubblica amministrazione. Bastava attendere quarantotto ore per avere maggiori elementi e per decidere cosa fare. Invece da parte dei vertici dell'Azienda Speciale c'è stata forse una certa fretta nel cercare di chiudere la partita. Perche' tutta questa premura? Questi ultimi sviluppi provocheranno sicuramente polemiche politiche con l'opposizione che non sembra unita. Solo alcuni esponenti politici hanno preso posizione.

Per esempio nei Ds è stato lasciato solo, su una posizione di denuncia, il capogruppo Michele Petraroia. Qualcosa ha detto anche Antonio D'Alete, ma per il resto, soprattutto da parte degli esponenti della provincia di Isernia, si è registrato un assordante silenzio.

Mentre il Tar decideva sui due ricorsi, il capo della Procura presso la Corte dei Conti, Giuseppe Grasso ha ascoltato il consigliere di amministrazione di "Molise Acque", Salvatore Ciocca, che insieme al suo collega Massimo Marchitelli era stato il primo a denunciare presunte irregolarità nelle procedure per l'aggiudicazione delle due gare. Ciocca avrebbe ribadito tutti i rilievi già espressi in una nota i cui contenuti sono stati resi pubblici attraverso la pubblicazione da parte di diversi organi di informazione. Nei prossimi giorni sarà ascoltato anche Marchitelli, che non si è potuto recare da Grasso insieme a Ciocca per impegni di lavoro.

fonte: altromolise.it

 


 
 
 
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