CODICE AMBIENTE, slitta il si' al terzo decreto correttivo.
24/04/2007 |
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In corso gli ultimi ritocchi al terzo decreto correttivo. I giudizi sui grandi progetti cercano scadenze certe
L`individuazione di un meccanismo che garantisca certezza dei tempi per la valutazione d`impatto ambientale (Via) ha fatto slittare il si` preliminare del Consiglio dei ministri al terzo decreto legislativo correttivo del Codice ambientale. L`approvazione, inizialmente prevista per il 24 aprile, e` stata quindi rinviata.
La questione, discussa nell`ambito del preconsiglio, riguarda la messa a punto di una procedura che permetta di velocizzare i tempi per l`espressione del giudizio ambientale sui progetti e, soprattutto, di renderli sicuri.
«Stiamo studiando due, tre ipotesi», dice Sauro Turroni, presidente della commissione che all`interno del ministero dell`Ambiente sta lavorando alla revisione del Codice. «L`obiettivo e` quello di tutelare al massimo i cittadini, per questo non condivido il sistema basato sul silenzio-rifiuto. Bisogna arrivare a un provvedimento espresso che permetta al proponente di fare ricorso».
Il problema e` questo: cosa succede se, trascorsi i 90 giorni di tempo (e le proroghe in caso di richiesta di integrazioni) per l`espressione della Via, il parere non arriva? Una delle soluzioni, caldeggiata da Turroni, prevede la convocazione automatica di una conferenza di servizi che deve concludersi in tempi brevi e si esprime a maggioranza. Se, pero`, il no dovesse arrivare dal ministero dell`Ambiente, da quello della Sanita` o dai Beni culturali, scatta comunque l`intervento del Consiglio dei ministri.
Fra le ipotesi prese in considerazione c`e` comunque anche quella del silenzio-rifiuto. Attualmente il Codice prevede l`intervento immediato del Consiglio dei ministri. Se anche quest`ultimo non si esprime entro sessanta giorni, il parere alla Via e` negativo.
A parte quest`ultimo (non irrilevante) tassello, il testo del terzo decreto legislativo correttivo e` praticamente definitivo. Questo decreto riscrive completamente le norme sulla valutazione d`impatto ambientale (Via) e sulla valutazione strategica dei piani e programmi di opere (Vas) contenute nella parte seconda del Codice (Dlgs 152/06).
A differenza dei primi due correttivi (il primo e` gia` operativo e il secondo e` in via di approvazione) questo terzo provvedimento non incide su norme gia` in vigore. La disciplina della Via e della Vas introdotta dal Codice e` infatti sospesa fino al 31 luglio 2007, data entro la quale dovrebbero venire approvate definitivamente le modifiche. E` difficile pero` che questo termine venga rispettato, perche` l`iter di approvazione dei decreti correttivi del Codice e` molto lungo. Dopo l`ok preliminare del Consiglio dei ministri, c`e` infatti bisogno del parere della Conferenza unificata Stato Regioni-Citta`, di un doppio passaggio parlamentare e di altre due approvazioni da parte del Governo. Il testo del terzo correttivo e` stato elaborato dal ministero dell`Ambiente insieme con un gruppo ristretto di Regioni.
Nel 2004 alcune autonomie, in base al progetto europeo Enplan, avevano messo a punto, insieme ad altre Regioni spagnole, le linee guida sulla valutazione dei piani e programmi di opere.
Per quanto riguarda la Via, la novita` piu` importante riguarda il fatto che l`esame viene effettuato sul progetto definitivo. Il Codice prevede invece di anticiparlo al preliminare, cosi` come gia` accade per le grandi opere.
Completamente rivoluzionata, rispetto al Codice, e` invece l`impostazione della Vas. Per la valutazione di piani e programmi di opere il Dlgs 152/06 prevede infatti una procedura molto simile a quella della Via. Il nuovo correttivo, invece, introduce un percorso decisamente diverso: cancella l`approvazione finale da parte di un`autorita` ambientale terza (che esprime solo un parere motivato), punta sull`accompagnamento del soggetto che deve elaborare il piano e sull`inserimento delle tematiche ambientali fin dall`inizio del processo di pianificazione.
Bianca Lucia Mazzei
Il Sole 24 Ore - 21/04/2007
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