Gli scarti erano destinati a 3 discariche del viterbese. L'operazione dei carabinieri del Comando Tutela Ambiente, ha portato a 10 arresti. Fermato il sindaco di Montefiascone
fonte: redazione.romaone.it
Sono 36 le persone coinvolte e 10 quelle arrestate nell'operazione 'Longa manus' condotta dai carabinieri del Comando Tutela Ambiente contro un traffico illecito di rifiuti speciali, pericolosi e non, nella provincia di Viterbo. Gli scarti, tutti particolarmente dannosi per l'ambiente e la salute dell'uomo, erano destinati a tre discariche e a numerosi terreni agricoli.
Tra le persone arrestate ci sono anche il sindaco di Montefiascone Fernando Fumagalli, l'assessore all'ambiente Valdo Napoli e il segretario comunale Luciano Carelli.
L'accusa è quella di corruzione: avrebbero assegnato a trattativa privata l'appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, a una società mista pubblico-privato, in cambio dell'assunzione di 12 persone da parte dei soci privati della società.
L'affidamento a trattativa privata del servizio, prevedeva, inoltre, la revisione quadrimestrale dell'importo, che nel giro di un anno è salito da 371 mila euro l'anno a 574 mila euro. In pratica ogni 4 mesi il comune riconosceva alla società un aumento di circa il 50 per cento.
Gli altri arrestati sono proprietari, dirigenti e amministratori di due gruppi viterbesi incaricati della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti a Montefiascone. I titolari della Econet, la società incaricata del servizio, si sono resi irreperibili, inoltre sono stati denunciati i titolari di 8 aziende agricole che smaltivano illegalmente sui loro terreni rifiuti spacciati per compost con false certificazioni rilasciate da laboratori di analisi compiacenti.
I provvedimenti di custodia cautelare sono stati emessi dal Gip del tribunale di Viterbo, Gaetano Mautone, su richiesta del Pm Franco Pacifici. Le indagini proseguono per individuare altre eventuali persone coinvolte nel traffico illecito di rifiuti tossico-nocivi. Nel frattempo, le otto aziende sono state poste sotto sequestro.
Sui terreni il Noe (Nucleo operativo ecologico) ha rilevato presenze di sostanze tossiche, come il cadmio, altamentcancerogeno, superiore al 26mila percento rispetto ai limiti di legge. fonte: http://www.romaone.it/
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