Definire i liveas, adeguare con due miliardi di euro in piu' la dotazione del fondo nazionale per le politiche sociali e con un miliardo quello per la non autosufficienza, confermare il 5 per mille: le richieste presentate ieri dal Forum del Terzo Settore al Governo Prodi
ROMA - Due miliardi per l´adeguamento della dotazione del fondo nazionale
per le politiche sociali, definizione dei livelli essenziali di assistenza
sociale (liveas), un miliardo per l´adeguamento delle risorse destinate alla
non autosufficienza, attivazione del reddito di inserimento, costruzione di
politiche legate all'invecchiamento "attivo", conferma dello strumento
del 5 per mille e adeguamento delle politiche fiscali in generale, a cominciare
dalla lotta all'evasione fiscale. Sono queste le principali richieste presentate
ieri, 18 settembre, del Forum del Terzo Settore a proposito della legge
finanziaria che il governo Prodi si appresta a varare.
"Dovra' essere una finanziaria di sviluppo, ma anche di coesione sociale -
ha spiegato Vilma Mazzocco illustrando le proposte del Forum - si deve anche
riflettere sul fatto che il welfare non puo' essere piu' considerato un peso, un
intralcio alla crescita. Il welfare e' invece indispensabile alle politiche di
sviluppo e non e' ne' una compassione, ne' una compensazione". La portavoce
del Terzo Settore ha detto che la finanziaria 2008 dovra' ruotare intorno ai
concetti di sostenibilita', equita' (nel senso di lotta alle diseguaglianze),
diritti e responsabilita', nel senso che sono i cittadini stessi a impegnarsi
nella ricerca delle risposte ai problemi evitando la delega assoluta allo Stato.
In questo contesto la lotta all'evasione fiscale, secondo i rappresentanti del
Terzo Settore, assume un valore ancora piu' alto. "Si deve sapere - ha
detto questa mattina Vilma Mazzocco, una delle due portavoce del Forum - che chi
evade le tasse ruba ai poveri".
L'altro aspetto importante, dal punto di vista politico dei rapporti con il
governo, riguarda il grado di coinvolgimento e di partecipazione delle parti
sociali. "Le associazioni del Terzo Settore devono partecipare alla
concertazione generale come tutte le altre parti sociali", ha spiegato
Maria Guidotti, che ha illustrato nel dettaglio le richieste del Forum al
governo. Le proposte sono articolate in otto grandi aree: politiche sociali,
politiche attive del lavoro, politiche fiscali, politiche per l'educazione
permanente, la formazione e la cultura, servizio civile volontario, politiche
per il tempo libero: turismo e sport per tutti, ambiente e energia, cooperazione
internazionale. Quantificando le singole richieste si tratta, sempre secondo il
Forum, di adeguare (fino a 2 miliardi di euro) la dotazione del Fondo nazionale
per le politiche sociali, definire i Liveas, adeguare il fondo per la non
autosufficienza. Si era partiti con 100 milioni di euro, si dovra' arrivare a un
miliardo. "Occorre attivare il reddito di inserimento - ha aggiunto poi
Maria Guidotti - noi preferiamo chiamarlo cosi', reddito di inserimento e non
reddito minimo perche' non riteniamo che si debba intendere come una misura
assistenziale, ma una misura in un quadro di interventi sulle politiche attive
del lavoro". In questo senso, oltre al reddito di inserimento e' importante
immaginare politiche di invecchiamento attivo e politiche mirate agli
ultraquarantacinquenni e agli immigrati. Le politiche attive del lavoro devono
riguardare anche le persone diversamente abili.
Per quanto riguarda il fisco, il Terzo Settore insiste sulla conferma del 5 per
mille, strumento di sussidiarieta' che ha incontrato il favore di circa 16
milioni di contribuenti. Il Forum chiede pero' di eliminare il "tetto"
e di giungere a una migliore definizione dei soggetti interessati. Anche sull'Irap,
e' necessario andare a una armonizzazione di alcuni strumenti agevolativi. Molto
importanti le richieste a proposito delle politiche per l'educazione permanente.
Sono necessari interventi per favorire il piu' ampio accesso all'educazione
permanente, ma anche - piu' in generale - alla produzione e fruizione culturale.
Il Forum lamenta una scarsita' di risorse relative alla cultura visto che in
Italia si spende lo 0,26% del Pil contro una media europea dell'1%.
Per in servizio civile volontario sono necessari almeno 350 milioni di euro per
il 2008 per consentire l'avvio di un numero di giovani simile a quello di quest'anno.
Ai giovani va garantito il diritto all'accesso al servizio civile volontario: a
fronte di progetti approvati degli enti per 76.020 giovani e ben 97.837 domande
pervenute, nel 2006 le risorse destinate hanno permesso l'avvio di soli 45.890
giovani. Infine le associazioni che fanno riferimento al Forum del Terzo Settore
(oggi sono 105) chiedono misure specifiche per il tempo libero, il turismo e
l'accesso allo sport per tutti. E' infine necessario un piano energetico
nazionale per tagliare le emissioni di anidride carbonica, cosi' da rispettare
gli impegni previsti dal Protocollo di Kyoto; occorre inoltre ampliare gli
incentivi fiscali destinati al risparmio e alla efficienza energetica
proseguendo sulla strada gia' tracciata dalla finanziaria 2007. Ultimo punto, la
cooperazione internazionale: si chiede il rispetto degli impegni assunti.
L'obiettivo e' raggiungere lo 0,51% del Pil per la cooperazione entro il 2010 e
lo 0,70% entro il 2015, provvedendo nel frattempo alla cancellazione del debito.
(Paolo Andruccioli)
(19 settembre 2007)
fonte: Superabile.it
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