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Parte delle risorse andranno poi alle metropolitane di Roma, Milano e Napoli e oltre 200 milioni al progetto Mose per Venezia. Un occhio di riguardo anche per "Torino 2011", manifestazione che celebrera' i 150 anni dell'unita' d'Italia e per la quale sono stati stanziati 150 milioni di euro. Saranno infine 100 i milioni destinati alla viabilita' del tratto Salerno-Reggio Calabria.

Le grandi opere, dunque, tornano in discussione e non possono che spingere i titoli di quelle societa' che operano in questo comparto caratterizzato, purtroppo, da poche novita' positive negli ultimi anni. Si tratta di Astaldi, che fa del settore dei trasporti uno degli elementi principali del suo fatturato, e Impregilo che finora e' rimasta leggermente piu' arretrata in Italia, anche per le condizioni regolamentari poco favorevoli.

"Questo e' un segnale importante in quanto dimostra la volonta' del Governo di puntare sugli investimenti pubblici in infrastrutture, scesi negli ultimi 3 anni", dicono da una nota sim. Il ministro Antonio Di Pietro avrebbe tuttavia voluto un piano di finanziamenti a medio-lungo termine non sottoposto alle singole leggi Finanziarie anno per anno.

Quanto ad Astaldi e Impregilo, questi due titoli sono stati "eccessivamente penalizzati dal calo dei mercati degli ultimi mesi". Non bisogna infatti dimenticare come la cornice immobiliare internazionale non sia delle piu' favorevoli e un possibile rallentamento dell'economia reale potrebbe avere immediato impatto proprio sulle performance di queste azioni.

Per il momento, il broker conferma la sua raccomandazione positiva su Impregilo con un target price a 6,40 euro e neutrale su Astaldi con prezzo obiettivo a 7,50 euro. E anche il mercato sembra voler premiare quese novita'. A Piazza Affari questa mattina i due titoli stanno sovraperformando di gran lunga il mercato: Astaldi scambia a quota 5,75 euro (+2%), mentre Impregilo a 4,78 euro (+1,32%). 

Italia Perri
fonte: milanofinanza.it