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AUMENTANO I CONTRIBUTI PER GLI ISCRITTI ALLA SEZIONE SEPARATA. Da un disegno di legge approvato Venerdi scorso.
16/10/2007

Per i collaboratori scatta ancora il caro-contributi.
Scoraggiare l'utilizzo improprio del lavoro a progetto, pur senza modificare il quadro normativo. Per questo il disegno di legge, approvato venerdi' dal Consiglio dei ministri per "recepire" il protocollo sul Welfare di luglio, aumenta di nuovo le aliquote contributive.

L'adeguamento di un punto interessa, dal 1° gennaio, tutti gli iscritti alla Gestione separata Inps del lavoro autonomo.

Pertanto, sale dal 16 al 17% la contribuzione a favore degli iscritti che sono gia' pensionati o sono obbligatoriamente assicurati presso un'altra gestione previdenziale.

Sempre dal 1° gennaio, aumenta dal 23,50 al 24,50% l'aliquota complessivamente dovuta per gli iscritti che svolgono esclusivamente l'attivita' tutelata: collaboratori coordinati e continuativi con o senza modalita' a progetto, associati in partecipazione che apportano esclusivamente attivita' lavorativa, lavoratori autonomi occasionali e venditori porta a porta che superano il limite reddituale di 5mila euro annui, professionisti che non hanno altre forme di previdenza obbligatoria.

Per gli iscritti che non hanno altre forme di assicurazione obbligatoria l'aliquota aumentera' ancora di un punto dal 1° gennaio 2009, per raggiungere nel 2010 il 26,50 per cento.
Il rialzo della contribuzione trova riscontro nella misura delle aliquote di computo per l'accredito pensionistico che, dal 2010, sara' al 26 per cento. La differenza dello 0,50% fra l'aliquota contributiva e di computo va a finanziare le prestazioni temporanee per gli iscritti non altrimenti assicurati: indennita' di maternita', malattia, assegno per il nucleo familiare.

Tuttavia, permangono i limiti che caratterizzano le prestazioni per questi lavoratori, per i quali non opera il principio dell'automaticita' che caratterizza, invece, il lavoro subordinato. Il che significa che le prestazioni non spettano se i contributi non sono stati effettivamente versati. In secondo luogo, pur non essendoci alcun limite contributivo, l'accredito dell'annualita' avviene solo se i contributi sono pagati su un imponibile almeno pari a quello operante per i commercianti (nel 2007, 13.585 euro).

Nessun cambiamento, invece, per la struttura del contributo, che e' ripartito tra committente (due terzi) e collaboratore (un terzo).

Le nuove aliquote di computo miglioreranno i futuri assegni pensionistici, calcolati con il metodo contributivo, che quantifica i trattamenti in base agli accrediti presenti sul conto previdenziale di ogni iscritto.

Il disegno di legge, al di la' della manovra sulle aliquote sulla scia delle Finanziarie degli ultimi anni, contiene anche alcune misure di sostegno al reddito per chi e' costretto a fare i conti con contratti "intermittenti"

A questo fine e' istituito un Fondo credito per il sostegno dell'attivita' intermittente dei lavoratori a progetto iscritti alla gestione separata, che non risultino assicurati presso altre forme obbligatorie. In queso modo, in assenza di contratto, si dovrebbe aprire loro l'accesso a un credito fino a 600 euro mensili per 12 mesi con restituzione posticipata a 24 o 36 mesi, in grado di compensare cadute di reddito.

Un aiuto deriva anche dall'allungamento del periodo di corresponsione e dall'aumento della misura dell'indennita' di disoccupazione e dall'accredito della contribuzione figurativa ai fini pensionistici per l'intero periodo.

Nell'ottica di un migliore trattamento pensionistico futuro, va poi una serie di interventi: dalle facilitazioni alla totalizzazione dei contributi (con la somma gratuita degli spezzoni di almeno tre anni, non piu' di cinque) a incentivi per la ricongiunzione dei periodi assicurativi presso piu' gestioni. E il riscatto del periodo di studi universitari sara' possibile anche prima di iniziare a lavorare e con pagamenti – detraibili dalle tasse – diluiti in dieci anni.

Infine, il disegno di legge cerca di fronteggiare il precariato nel lavoro giornalistico. Si prevede infatti che l'Inpgi – si precisa nel rispetto del principio di autonomia – provvede a coordinare il regime della propria gestione separata a quella Inps. Dal 1° gennaio 2011 le aliquote contributive per i giornalisti collaboratori saranno uguali a quelle degli altri lavoratori parasubordinati. 
Infine, l'Inpgi dovra' definire «forme di incentivazione per la stabilizzazione degli iscritti» alla gestione separata, sul modello di quanto previsto dalla Finanziaria 2007 per le collaborazioni "elusive". Se questa e' la strada, i contratti di lavoro subordinato derivanti dalla trasformazione della collaborazioni, dovrebbero avere durata di almeno due anni.

fonte: Il Sole 24 Ore

 


 
 
 
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