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I SETTE PECCATI CAPITALI DURANTE I COLLOQUI DI LAVORO.
14/11/2007

Ecco alcuni pratici consigli per sostenere al meglio un colloquio di lavoro: non ubriacatevi prima dell'incontro, evitate di presentarvi in jeans e ciabatte, non usate parolacce durante la conversazione, cercate di sapere di cosa l'azienda si occupa, non fatevi accompagnare dai genitori. Sebbene sembrino tutte indicazioni scontate, sono ancora molti i candidati che non rispettano queste semplici regole di condotta. 
di Tara Weiss - Forbes.com 

Colloquio al ristorante 
David Hoffman ricorda di aver invitato a cena un candidato per il colloquio finale. Il candidato si era fatto notare nei colloqui gia' sostenuti e sembrava la persona giusta per ricoprire la carica di consulente senior di DHR, azienda di selezione di manager di Chicago di cui Hoffman e' amministratore delegato. La cena informale era l'ultimo ostacolo prima dell'assunzione. Il candidato pero' ha iniziato a bere cosi' tanto scotch che Hoffman e' stato costretto a chiamare un'ambulanza. Portato via dal ristorante in barella, e' stato ricoverato in ospedale e curato per smaltire la sbornia colossale. "Vi assicuro che non sto esagerando", afferma Hoffman. 

La scelta di svolgere il colloquio in un ristorante non e' stata casuale. Infatti i manager di DHR si trovano spesso a intrattenere i clienti e Hoffman sceglie di invitare a cena i canditati per il colloquio finale per verificare se bevono troppo. Il giorno dopo il candidato ha chiaramente telefonato per scusarsi per lo spiacevole incidente, ma Hoffman e il suo staff avevano gia' deciso di affidare l'incarico a un'altra persona. 

L'abito fa il monaco 
Candidati: ricordate che siete sempre sotto osservazione, per tutta la durata dell'incontro. Cio' vuol dire che sarete giudicati anche per l'abito che indossate e per come parlate. Hoffman racconta un altro episodio significativo. Si era recato a Nashville (Tennessee) in aereo per incontrare un possibile candidato per la carica di presidente di un'azienda specializzata nello smaltimento dei rifiuti di Chicago. Dopo aver ritirato il bagaglio, gli viene incontro un uomo in jeans e maglietta e con un pacchetto di sigarette arrotolato sulla manica. Hoffman ha pensato subito che il candidato, con un gesto di gran classe, avesse mandato un autista a prenderlo dall'aeroporto. Ma si sbagliava: il candidato era proprio l'eccentrico signore in jeans. 

Quando Hoffman ha lasciato intendere che forse c'era stato un equivoco sulla posizione lavorativa ricercata, il candidato ha risposto: "Sono un manager pratico, ho pensato che questo potesse essere l'abbigliamento adatto". "Il colloquio per me era gia' finito", dice Hoffman. "Sono subito salito sul primo aereo per tornare a casa". Se pensate che la decisione sia stata dura, non dovete dimenticare che, se un candidato non e' in grado di scegliere l'abbigliamento adatto, come potrebbe risultare credibile come dirigente di un'azienda? 

Buone maniere 
Questo non e' poi cosi' diverso da quanto e' capitato ai dirigenti di Campbell Soup Co. quando hanno bocciato la candidatura di una signora che, dopo un'ora e mezzo di colloquio, ha chiesto di poter andare a controllare il figlio di 12 anni che l'aspettava in macchina. "Questo comportamento ha mostrato totale assenza di giudizio", commenta David Massey, direttore del reparto di ricerca e selezione del personale di Campbell. "Se ci avesse chiesto di spostare l'incontro perche' aveva avuto qualche problema con la baby-sitter, non avremmo avuto alcun problema ad andarle incontro o le avremmo messo a disposizione il nostro centro ricreativo per i bambini". Uno dei motivi che spinge i selezionatori a rifiutare immediatamente una candidatura e' quando l'intervistato utilizza espressioni volgari. 

"La bomba esplode immancabilmente quando chiedo ai candidati di parlare del loro precedente capo", continua Massey di Campbell. Dello stesso parere e' Meghan Lantier, responsabile clienti nella societa' di pubbliche relazioni Bliss, Gouverneur and Associates. Quando, due anni fa, ha intervistato un neo-laureato di un'universita' della Ivy League per un primo impiego, ha posto al candidato la classica domanda: "Mi parli del suo precedente stage, e' stata un'esperienza importante?". "Ha iniziato a parlare del suo responsabile dicendo "Quella testa di c***o con cui ho lavorato...". Sono rimasta a bocca aperta e non riuscivo a credere a quello che avevo appena sentito. Sembrava di essere in un episodio del telefilm The Office". 

Guarda le vignette: i "sette peccati capitali ad un colloquio di lavoro"

Fonte: yahoo.it

 


 
 
 
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