Secondo la Corte di Cassazione, l'impresa puo' revocare l'incarico professionale di un ingegnere che porta a suo carico una condanna penale. Nel momento in cui e' l'impresa a venire a conoscenza di questa condanna, puo' anche non corrispondere il compenso.
In un caso del genere, si estingue il rapporto di fiducia anche se si tratta di contratto di lavoro autonomo.
La revoca dell'incarico si basa sulla mancanza di affidabilita' del professionista, che a sua volta non puo' appellarsi al fatto che che e' la condanna e' intervenuta per fatti estranei al lavoro in corso.
Questa e' la posizione della Corte di Cassazione – Sezione lavoro – Sentenza 22660/2007 che ha respinto le domande di un ingegnere nei confronti di una societa'.
Fonte: SAIE
|