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SICUREZZA. Una presentazione del testo unico, prossimo ad uscire, presentata dal Ministero del lavoro
15/02/2008

il Testo Unico avra' come obiettivi: 

- la costruzione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi che tenga conto della esperienza o delle competenze e conoscenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro, acquisite attraverso percorsi formativi mirati.

- la formazione come strumento essenziale di prevenzione e tutela. 

- la diversificazione delle normative in relazione alla specificita' dei rischi nei settori di riferimento.

Sicurezza
“Abbiamo buone leggi, ma bisogna applicarle e all'interno di una adeguata cultura del lavoro”

E' la posizione del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Cesare Damiano. Dal D.Lgs. n. 626/1994 alla Legge 3 agosto 2007 n. 123, la normativa italiana e' all'avanguardia nel panorama europeo, ma necessita di contesti idonei per essere applicata in modo ottimale. Per tali ragioni, il Governo sta procedendo alla creazione di un “Testo Unico” in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che avra' come obiettivo non solo quello di riordinare il sistema vigente, ma anche quello di innovarlo, perfezionandolo nel rispetto della filosofia delle direttive comunitarie in materia e del D.Lgs. n. 626/1994, il quale trova i suoi capisaldi nella programmazione della sicurezza in azienda, da realizzare tramite la partecipazione di tutti i soggetti delle comunita' di lavoro.

Sin dal suo insediamento, il Governo ha inserito il tema della salute e sicurezza tra le assolute priorita', tanto che gia' nel Documento di Programmazione Economico-Finanziaria 2007-2011, esso e' stato collocato tra le linee programmatiche degli interventi in materia di lavoro e occupazione, unitamente all'intensificazione del contrasto al lavoro nero e irregolare e al potenziamento dei servizi ispettivi. L'indirizzo politico in tal modo individuato ha avuto concreto seguito attraverso:

- la predisposizione di un primo “pacchetto” di interventi con il “Decreto Bersani”.

- le misure introdotte dalla legge Finanziaria 2007 in tema di salute e sicurezza.

- l'attivazione di tavoli di lavoro tra amministrazioni e parti sociali per trovare soluzioni condivise sui temi in discussione.

Occorre creare un modello legale in grado di prevenire, meglio di quanto oggi accada, il rischio di infortuni sul lavoro, determinando cosi', una volta per tutte, il potenziamento della cultura della legalita'. Questo, affinche' la prevenzione della salute e della sicurezza divenga effettiva in ogni contesto lavorativo, e non solo predisponendo un sistema di regole, ma soprattutto integrando il sistema normativo tradizionale con strumenti quali la formazione, le “buone prassi”, gli accordi collettivi e la Responsabilita' Sociale delle Imprese
Comprende:
· Piano della valutazione dei rischi  per ufficio, cantiere e magazzino; 
· P.O.S. Piano operativo di Sicurezza per cantieri edili;
ed ancora:
· la relazione sulla valutazione del rumore; 
· Piano di evacuazione e di pronto soccorso; 
· schede di valutazione dei rischi per tutte le fasi lavorative 
· raccolta modulistica 
· raccolta di normative sulla sicurezza aggiornate a gennaio 2008                Clicca qui


 In dettaglio, il Testo Unico avra' come obiettivi:

- la costruzione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi che tenga conto della esperienza o delle competenze e conoscenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro, acquisite attraverso percorsi formativi mirati.

- la formazione come strumento essenziale di prevenzione e tutela.

- la diversificazione delle normative in relazione alla specificita' dei rischi nei settori di riferimento.

Inoltre, il Testo Unico sara' diretto a promuovere strumenti volontari quali:

- le Buone Prassi, intese come soluzioni sperimentate per prevenire o ridurre i rischi per i lavoratori, fondate sulla valutazione del rischio specifico e consistenti nella concreta applicazione di misure preventive contro i rischi di volta in volta considerati

- la Responsabilita' Sociale delle Imprese, per cui una impresa puo' dirsi socialmente responsabile quando adotta una strategia di gestione della propria attivita' che coniuga la ricerca del profitto con i principi sociali ed ambientali di un determinato momento storico

- i Codici Etici


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Provvedimenti normativi

Circolare n. 17 del giugno 2006 - Corretta applicazione dei contratti a progetto nel solo settore dei Call Center, seguita da una seconda lettera circolare del 24 settembre 2007 correttiva degli accordi stipulati dalle parti.

Legge 248/2006 (art. 36 bis) (Decreto Bersani) - “Misure urgenti per il contrasto del lavoro nero e per la promozione dei luoghi di lavoro”, che prevedeva: sospensione dei cantieri in caso di impiego di lavoratori trovati a nero; introduzione della tessera di riconoscimento; obbligo di comunicazione di assunzione il giorno antecedente; inasprimento delle sanzioni per omessa iscrizione nei libri obbligatori; reintroduzione dell'indennita' di trasferta.

Legge 296/2006 (Finanziaria 2007) - Nuova immissione di personale ispettivo; estensione a tutti i settori del DURC; quintuplicazione delle sanzioni amministrative; misure volte a favorire l'emersione spontanea e la stabilizzazione delle collaborazioni a progetto in lavoro subordinato (V. Call Center); comunicazione di assunzione obbligatoria informatizzata.
vai alla Nota informativa n° 3 dicembre 2006

Legge n. 123 del 3 Agosto 2007 - Misure in tema di tutela e sicurezza delega al governo per la riformulazione del TU: estensione della sospensione a tutti i settori in caso di utilizzo di manodopera in nero;
All'interno di questa strategia politica si colloca la legge 3 agosto 2007 n. 123 - cosiddetta legge delega - con la quale si e' concretamente intrapresa un'opera di integrale riforma in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La legge delega n. 123 prevede non solo una operazione di riorganizzazione della normativa vigente, ma anche la rivisitazione della materia stessa attraverso l'armonizzazione di tutte le leggi in vigore, in una logica unitaria e innovativa e nel pieno rispetto di quanto previsto dall'art. 117 della Costituzione, il cui terzo comma attribuisce alla competenza ripartita di Stato e Regioni la materia della “tutela e sicurezza del lavoro”. Inoltre, recependo anche la sollecitazione del rapporto intermedio della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla salute e sicurezza sul lavoro, la medesima legge affronta da subito alcuni dei problemi di maggiore urgenza in materia, attraverso l'introduzione immediata di misure di contrasto del fenomeno infortunistico.

Fonte: Ministero del Lavoro

 


 
 
 
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