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APPALTI PUBBLICI: FIRMATO IN TOSCANA PROTOCOLLO DI LEGALITA'. Obiettivo: escludere le ditte che risultano in rapporto con la criminalita'organizzata.
09/06/2008

Saranno circa 40 gli appalti pubblici per nuove opere e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati da Anas nei prossimi due anni in Toscana, ai quali saranno applicate clausole e condizioni speciali per escludere le ditte che risultassero in rapporto con la criminalita' organizzata.

AGI) - Firenze, 4 giu. - Questa la principale novita' introdotta dal protocollo di legalita' firmato oggi a Firenze fra i dieci prefetti della Toscana e il condirettore generale legale e patrimonio dell'Anas Carlo Bucci per prevenire i rischi di infiltrazione nel tessuto socio-economico della regione. 

"In Toscana non c'e' un radicamento della criminalita' organizzata - ha detto il prefetto Andrea De Martino - ma la regione puo' essere un territorio appetibile, come hanno dimostrato alcune indagini giudiziarie, per reinvestire proventi illeciti attraverso la partecipazione ad appalti pubblici. 

Le opere in programma porteranno una pioggia di stanziamenti finanziari nella regione e pertanto alzeremo il livello di attenzione e piu' stretta si fara' la maglia dei nostri controlli. Sotto questo aspetto il protocollo rappresenta un robusto baluardo contro i tentativi di infiltrazione." 

"L'accordo - ha spiegato il condirettore generale dell'Anas Carlo Bucci - nasce dalla volonta' di favorire il potenziamento delle infrastrutture promuovendo la cultura della legalita' e della trasparenza amministrativa e semplifichera' gli oneri amministrativi a carico delle stazioni appaltanti e delle imprese". Il protocollo, di durata biennale, prevede tre momenti di intervento. 

L'Anas inserira' nei bandi di gara clausole che obbligheranno le ditte a riferire tempestivamente ogni richiesta illecita di denaro o di prestazione che venga avanzata nei confronti di un proprio rappresentante o dipendente. 

Tutte le ditte dovranno comunicare alle prefetture, attraverso l'Anas, le informazioni occorrenti per svolgere gli accertamenti antimafia al momento della pubblicazione dei bandi di gara - e non piu' solo, come avveniva finora, nella fase di aggiudicazione e stipula dei contratti - per l'appalto di lavori di importo superiore a 1 milione di euro e di forniture e servizi di importo superiore a 206 mila di euro. 

Infine, nel caso emergessero durante gli accertamenti rapporti di contiguita' con la criminalita' organizzata, sono previste clausole di revoca o di recesso in base alle quali l'Anas puo' escludere le imprese dall'appalto in qualsiasi momento delle procedure di gara e di esecuzione dei lavori. 

fonte: (AGI)

 


 
 
 
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