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PIANO CASA: Nel decreto legge sul piano casa ci sara` anche la liberalizzazione totale, senza bisogno di alcuna autorizzazione, per le manutenzioni straordinarie, per i cambi di destinazione d`uso senza opere edilizie e per l`installazione di pannell
07/04/2009

Immobili. Il decreto legge sul piano casa cancellera` le autorizzazioni per gli interventi straordinari
Manutenzioni in liberta`
Svincolati anche i cambi di destinazione senza opere edilizie


Il Sole 24 Ore - 04/04/2009 - Giorgio Santilli
Nel decreto legge sul piano casa ci sara` anche la liberalizzazione totale, senza bisogno di alcuna autorizzazione, per le manutenzioni straordinarie, per i cambi di destinazione d`uso senza opere edilizie e per l`installazione di pannelli solari. 

Queste attivita` saranno sottratte sia alla licenza edilizia (permesso di costruire) sia alla procedura semplificata della denuncia di inizio attivita` (Dia). La deregulation presenta alcune limitazioni: per le manutenzioni non si applichera` qualora il progetto preveda l`eliminazione, lo spostamento o la realizzazione di elementi strutturali oppure comporti aumento delle unita` immobiliari o ancora implichi aumento degli standard urbanistici; per i mutamenti di destinazione d`uso senza opere edilizie qualora si determini un aumento del carico urbanistico o si deroghi alle prescrizioni urbanistiche comunali.

Lo schema di decreto legge diramato dalla presidenza del Consiglio contiene, come previsto, soltanto le semplificazioni delle procedure edilizie di competenza statale e nulla aggiunge all`accordo del 1° aprile su ampliamenti e premi di cubatura che dovranno essere varati dalle leggi regionali entro il 30 giugno.

Palazzo Chigi ha diramato anche un disegno di legge che contiene una riforma piu` profonda del testo unico dell`edilizia con la delega al Governo per varare, tra l`altro, la «semplificazione delle procedure anche mediante la sostituzione dei titoli edilizia preventivi, comunque denominati»: si tratta, in sostanza, dell`abolizione del permesso di costruire o licenza edilizia. 

Nel Ddl anche modifiche al Codice Urbani sui beni culturali nella parte delle sanzioni per chi viola le prescrizioni dell`autorizzazione paesaggistica.

Decreto legge e disegno di legge andranno alla riunione tecnica Governo-Regioni convocata per lunedi`, per poi approdare al preconsiglio dei ministri di martedi` e, infine, al Consiglio dei ministri che dovrebbe essere convocato per giovedi` 9 aprile. La riunione con le Regioni e` fondamentale perche` il protocollo del 1° aprile prevede che il decreto legge sia «condiviso». Non sembrano presentarsi, per altro, ostacoli insormontabili all`intesa con i Governatori, considerando che il decreto legge ricalca abbastanza da vicino un elenco di semplificazioni che erano state condivise inizialmente nel protocollo e che sono state poi stralciate per prudenza, su richiesta del Governo.

Il decreto legge e` composto di nove articoli e si muove su numerosi fronti: oltre all`ampliamento dell`area dell`attivita` edilizia che non ha bisogno di autorizzazioni, il provvedimento riforma anche la conferenza di servizi e il parere delle Sovrintendenze nel caso di opere pubbliche e private, semplifica le autorizzazioni paesaggistiche, la valutazione ambientale strategica (Vas) e le procedure per la riqualificazione dell`edilizia scolastica.

La principale attinenza con gli ampliamenti del 20% che saranno disposti dalle leggi regionali e` l`estensione della procedura di Dia (al posto del permesso di costruire) alle «opere interrate, su tutti i lati con l`esclusione di quello di accesso, pertinenziali alla residenza, nei limiti del 20 per cento del volume esistente del fabbricato o dell`unita` abitativa principale».

La parte piu` delicata del decreto legge e` quella che riguarda le Sovrintendenze. Da una parte si riduce il potere di veto delle Sovrintendenze sulle opere pubbliche e sulle opere private «di particolare complessita`», con l`obbligo di esprimere il proprio parere in conferenza di servizi, come le altre amministrazioni, e l`equiparazione dell`assenza in conferenza a un parere positivo.

Dall`altra parte, sull`autorizzazione paesaggistica per i progetti su immobili privati vincolati, alle Sovrintendenze viene dato un termine perentorio di sessanta giorni per esprimere il parere. Viene anche esteso l`elenco degli interventi di «lieve entita`» soggetti a procedura semplificata con l`inserimento di manufatti di arredo urbano, strutture stagionali collegate all`attivita` turistica e del tempo libero, le strutture di copertura non superiore a 10 metri quadrati, pannelli solari e fotovoltaici fino a una potenza di 20 kwe, interventi per l`eliminazione di barriere architettoniche e gli impianti di condizionamento.


Giorgio Santilli
Il Sole 24 Ore - 04/04/2009

 


 
 
 
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