normative: SICUREZZA IN EDILIZIA: ARRIVA LA PATENTE A PUNTI. Garantisce corsia preferenziale per accesso ad appalti e finanziamenti pubblici.
24/07/2009 |
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Una patente a punti per le imprese "sicure" che garantira' una corsia preferenziale per l'accesso agli appalti e ai finanziamenti pubblici.
Tra le novita' del correttivo al Testo unico sulla sicurezza del lavoro che sara' al vaglio del Consiglio dei ministri della prossima settimana (con ogni probabilita' il 31 luglio), questa si annuncia come una delle piu' significative, soprattutto per "illustrare" la filosofia seguita dal governo Berlusconi nel rimettere mano al
decreto legislativo 81/08 varato alla fine della scorsa legislatura.
In una prima fase, la patente – nell'ambito del piu' generale sistema di qualificazione e di benefici per imprese e lavoratori autonomi "virtuosi" disciplinato dall'articolo 27 –
sara' rilasciata solo alle aziende edili. Ma come suggerito dalle parti sociali, se il meccanismo si dimostrera' efficace potra' essere esteso anche ad altri settori. Per l'ampliamento dell'area serviranno pero' accordi interconfederali stipulati a livello nazionale tra sindacati e organizzazioni datoriali (a partire, in ogni caso, «dai settori della sanificazione del tessile e dello strumentario chirurgico»).
Il sistema di qualificazione dovra' comprendere determinati standard contrattuali e organizzativi nell'impiego della manodopera, anche in relazione agli appalti e alle tipologie di lavoro flessibile utilizzati.
Ma come funzionera' la patente? Come per quella di guida, alle imprese e ai lavoratori autonomi che operano nell'edilizia sara' attribuito un punteggio iniziale soggetto a decurtazione in seguito all'accertamento di violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L'azzeramento del punteggio per ripetute violazioni determinera' il blocco dell'attivita' e la chiusura dei cantieri.
Termini e condizioni piu' dettagliati per il funzionamento della patente dovranno poi essere individuati (dopo il confronto con le Regioni) con un decreto del presidente della Repubblica.
In questo modo, sara' creato uno strumento di continua verifica dell'idoneita' tecnico-professionale delle imprese edili. La relazione di accompagnamento al decreto correttivo chiarisce, in effetti, che «recependo i pareri di Camera e Senato i quali invitavano il governo a recepire le proposte utili al conseguimento dell'obiettivo di una maggiore attenzione ai profili sostanziali della sicurezza si tende a mettere "fuori mercato" le aziende che abbiano sistematicamente violato le disposizioni legali in materia di sicurezza sul lavoro».
Saranno soprattutto valutati elementi come la realizzazione delle attivita' di formazione e l'assenza di sanzioni da parte degli organi di vigilanza. Mancanze o deficienze sotto questo punto di vista determineranno una riduzione dei punti assegnati e,
in caso di "azzeramento", l'impossibilita' per l'impresa o il lavoratore autonomo di operare nel settore.
Il sistema di qualificazione rappresentera', infine, un titolo preferenziale per l'assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici.
In questa prospettiva, precisa ancora la relazione, «non intacca le logiche e le procedure del sistema di qualificazione previsto dal decreto legislativo 163/2006 in materia di appalti pubblici, coordinandosi con esso ed integrandolo con specifico riguardo alla salute e sicurezza».
Fonte: SOLE24ore
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