Dalle Regioni: CAMPANIA : LA REGIONE APPROVA IL PIANO CASA. Via alla riqualificazione delle aree urbane degradate
10/12/2009 |
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La Regione Campania ha approvato il piano casa (35 si', 3 astenuti e 6 contrari). Dopo mesi di scontri anche allŽinterno della stessa maggioranza, migliaia di emendamenti, il consiglio ieri sera ha trovato la quadra. Un percorso accidentato che ha visto anche nelle scorse settimane un attacco di Franco DŽErcole (Pdl) al magistrato Aldo De Chiara, responsabile della sezione
Reati ambientali alla Procura di Napoli, che aveva definito il piano un «condono mascherato».
Alla riunione finale hanno partecipato costruttori e sindacati. La legge prevede lŽampliamento fino al 20 per cento delle cubature degli edifici mono e bifamiliari, di quelli che non superano i 1000 metri cubi e a non piu' di due piani.
È previsto lŽincremento entro il 35 per cento delle cubature degli edifici, per demolire e ricostruire allŽinterno della stessa unita' immobiliare catastale e delle sue pertinenze al fabbricato. Non sono possibili interventi in fabbricati non accatastati per i quali, al momento della richiesta dellŽampliamento, non sia in corso la procedura di accatastamento. Gli interventi devono essere realizzati con tecniche costruttive che garantiscano prestazioni
energetico-ambientali e conformi alle norme sulle costruzioni in zona sismica.
LŽultima versione dellŽarticolo 5, portata in aula dallŽassessore Oberdan Forlenza, e oggetto di scontro tra le forze politiche, e' stata metabolizzata. È il cuore del piano: prevede la
riqualificazione delle aree urbane degradate, anche per risolvere il problema del disagio abitativo.
I Comuni individueranno gli ambiti destinati a sostituzione edilizia, anche con varianti al Piano regolatore,
con aumento dei volumi entro il 50 per cento, per interventi di demolizione, ricostruzione e ristrutturazione urbanistica dei fabbricati, con vincolo per la Regione di inserire nella programmazione fondi per lŽedilizia economica e popolare.
«Siamo molto soddisfatti», ha detto il presidente dellŽAnce Campania, Nunzio Coraggio. «Opposizione e maggioranza hanno dato prova di responsabilita' istituzionale. Secondo lŽAnce, il piano casa si tradurra' nei prossimi cinque anni in un incremento
del Pil regionale di 6 miliardi di euro, con 40 mila nuovi posti di lavoro e risposte al deficit di case della Campania di 468.000 mila alloggi.
Per riqualificare aree industriali dismesse e degradate e' prevista la possibilita' di interventi sugli immobili, in lotti non superiori a 15.000 metri quadrati, con varianti al Piano regolatore generale, di sostituzione edilizia, con gli stessi volumi, cambiando la destinazione dŽuso di fabbricati industriali
che abbiano chiuso le attivita' produttive da almeno tre anni, destinando non meno del 30 per cento ad edilizia sociale.
Nessun intervento e' ammesso allŽinterno delle aree a rischio idrogeologico e geofisico, come la zona rossaŽ a rischio Vesuvio (legge regionale 21/2003), negli immobili di valore storico e architettonico, nelle aree di inedificabilita' assoluta.
È previsto il recupero dei sottotetti. Gli aumenti di volume possono essere realizzati anche sugli immobili qualificati "prima casa" gia' condonati o per i quali sia stata presentata domanda di condono e sono subordinati alla valutazione della sicurezza del fabbricato che deve essere riportata nel fascicolo del fabbricato.
Fonte: Repubblica.it
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