cerca tra le news

   Ciao Anonimo Home  ·  Registrati  ·  Area Personale   ·  Forum ·  Newsletter  
 
 
 
 

 
 

 
 
 
 

Newsletter

Vuoi essere informato sulle nostre news?

Inserisci la tua email, riceverai non più di una newsletter a settimana

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l''iscrizione

 
CONFARTIGIANATO, RILANCIARE L'APPRENDISTATO PER OCCUPAZIONE GIOVANI. Rivalutare il lavoro pratico e manuale e la cultura tecnico-professionale.
25/01/2010

Un'impresa artigiana su quattro ha avuto difficolta', nel 2009, a reperire personale qualificato. Con il risultato che lo scorso anno, rispetto ad un fabbisogno occupazionale di 93.410 persone, i piccoli imprenditori hanno dovuto rinunciare ad assumere il 25,1% della manodopera necessaria, pari a 23.446 persone.


Il dato e' stato reso noto in occasione del convegno organizzato dalla Confartigianato per approfondire i contenuti del ‘Piano di azione per l'occupabilita' dei giovani attraverso l'integrazione tra apprendimento e lavoro  messo a punto dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dal ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca.



“Il piano ‘Italia 2020' - ha detto il segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli - e' finalmente l'occasione per rilanciare l'apprendistato, offrendo ai giovani uno strumento formativo fondamentale per entrare nel mondo del lavoro. L'apprendistato rappresenta infatti il principale strumento di inserimento nelle imprese artigiane attraverso un percorso di formazione e lavoro.



Nel 2008 (ultimo dato disponibile, ndr) gli apprendisti nelle imprese artigiane erano 218.344, vale a dire circa un terzo rispetto al totale dei 640.863 apprendisti”



“L'apprendistato - ha precisato - ha a che fare con il nostro futuro economico perche' e' rimasto l'unico istituto a causa mista, ‘titolato' a doppia forma: quella del lavoro e quella dell'apprendere. Sono caratteristiche che portano a costruire quelle figure professionali che, ancora oggi, nell'artigianato mancano”.




Relativamente ai costi, ha ricordato Fumagalli, “dal 2007 e' stata introdotta una contribuzione a carico delle aziende: 1,5% il primo anno, 3% il secondo anno e 10% per gli anni successivi eventuali di apprendistato”. “Ma - ha rimarcato - c'e' un costo di formazione a carico delle aziende che noi abbiamo stimato in 1 miliardo e 600 milioni all'anno che e' il valore del tempo sottratto alla produzione”.




Le occasioni di lavoro perse dunque sono state rilevate da Confartigianato in un paese come l'Italia che, tra settembre 2008 e settembre 2009 ha visto crescere il tasso di disoccupazione dei giovani under 25 dal 19,5% al 23,5%. Senza dimenticare che l'Italia e' al terzo posto in Europa per il piu' alto tasso di disoccupazione dei giovani under 25, preceduti soltanto da Spagna e Grecia.



Ancora piu' negativo il record italiano per il tasso di occupazione per i giovani under 29: siamo al penultimo posto tra 9 paesi Ue con un valore del 39,3% rispetto alla media europea del 51,2%.



“L'occupazione giovanile - ha detto il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi - e' resa problematica nel nostro Paese da cattivi percorsi formativi e dall'assenza di servizi di orientamento che devono collegarsi all'analisi dei fabbisogni occupazionali delle aziende”.



“Dobbiamo rilanciare - ha ribadito - la formazione tecnico-professionale per far riscoprire ai giovani l'intelligenza che hanno nelle mani che non e' inferiore al percorso liceale. Dobbiamo rivalutare il lavoro pratico e manuale, la cultura tecnico-professionale dando cosi' sostegno alla crescita del nostro Paese che registra ancora deboli competenze del settore”.

 

Fonte: Confartigianato.it

 


 
 
 
Privacy Policy

 

Aedilweb.it - edilizia in rete
email: info@aedilweb.it
tel. 0923.944325
© 2001-2016 Aedilweb.it - Tutti i diritti riservati.
P.iva: 02621160817

Aedilweb.it, non si ritiene responsabile dei siti collegati ad aedilweb attraverso i propri links o banner, ne' delle informazioni contenute negli annunci pubblicitari sia gratuiti che a pagamento presenti nel proprio sito, inseriti o commissionati dagli utenti, ne' di informazioni commerciali o pubblicitarie, di societa' o ditte esterne, da noi inviate tramite email agli iscritti della nostra news letter.