sentenze e pareri: DICHIARAZIONI DEI REDDITI DELLE IMPRESE. CNA: LEGGERE I DATI SENZA PRECONCETTI. Le piccole imprese fanno il loro dovere.
02/02/2010 |
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I numeri forniti dal Ministero dell'Economia sulle dichiarazione dei
redditi dei soggetti che ricadono all'interno degli studi di settore,
offrono una nuova chiave di lettura dell'arcipelago delle imprese.
Lo afferma una nota della CNA. E' giunto il momento di
evitare qualsiasi approccio preconcetto dei dati. Oltre 2 milioni di
imprese dichiarano un reddito medio annuo vicino ai 50 mila euro. Si va
dai 23 mila dei servizi alla persona, agli oltre 90 mila di alcuni comparti
della manifattura.
Dalla Lombardia che supera quota 57 mila ai 32 mila della Calabria. Risultati
che danno conto delle differenze settoriali e territoriali
presenti nel nostro Paese. Il confronto con gli anni precedenti conferma una
dinamica di crescita pienamente coerente con l'andamento economico complessivo.
La vera novita', prosegue la nota, e' che abbiamo davanti anche 600 mila
imprese che non riescono a garantire la congruita' con gli studi di
settore e oltre 900 mila soggetti che non raggiungono i 30 mila euro di
fatturato annuo. Sono proprio queste le vere situazioni di fragilita' e
marginalita' del nostro tessuto imprenditoriale, uniformemente
distribuite in tutte le aree del Paese.
Da questi numeri emerge chiaramente che la media del pollo,
vale a dire 31 mila euro di reddito annui, non serve a capire.
Si indaghi invece, conclude la nota della CNA, sulle reali cause che portano un
numero cosi' elevato di soggetti ad operare in condizioni tanto difficili.
Fonte: Cna.it
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