DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI VIA LIBERA A PIANO CONTRO IL LAVORO NERO. Quattro le regioni sotto osservazione (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
04/02/2010 |
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Al via controlli mirati in 20mila aziende per stanare il lavoro nero. Quattro
le regioni sotto osservazione (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), dove una
task force di 550 ispettori setaccera' le imprese agricole ed edili.
E' in sintesi il contenuto del piano straordinario del ministro del
Lavoro, Maurizio Sacconi, che ha ricevuto il via libera del Consiglio
dei ministri, riunito a Reggio Calabria. Nel dettaglio, si tratta di 10
mila aziende agricole di cui 2.000 in Calabria, 2.500 in Campania,
3.000 in Puglia, 2.500 in Sicilia.
E di altrettante imprese edili di cui 1.346 in Calabria, 3.814 in
Campania, 2.564 in Puglia e 2.276 in Sicilia. Agli ispettori delle
quattro regioni (500) si aggiungeranno quelli provenienti da altre parti del
territorio (50). Sforzo extra, questo, per il quale il dicastero del Lavoro ha
calcolato un onere finanziario aggiuntivo di 1,9 milioni tra spese di vitto e
alloggio, spese di viaggio e rimborso per gli spostamenti interni.
La scelta di intervenire specificamente sul settore agricolo ed edile, spiega il
ministero del Lavoro, “e' stata determinata dall'opportunita' di intervenire in
quegli ambiti dove le problematiche evidenziate possono dar luogo a un forte
impatto sociale e sul piano dell'ordine pubblico e dove sono piu' probabili i
collegamenti delle realta' economiche con le organizzazioni criminose
strutturate sullo stesso territorio”.
In tale contesto, quindi, sulla base dell'analisi delle varie realta'
provinciali, si svolgeranno “interventi mirati e necessariamente differenziati”
che terranno conto delle specifiche realta' locali e anche dei “diversi
fenomeni di illegalita' che possono caratterizzare le aree geografiche
in questione”.
A questo scopo, il ministero del Lavoro, nel corso del cammino di messa a punto
del piano, ha incontrato i vertici delle strutture territoriali coinvolte dello
stesso dicastero, dell'Inps e del Comando Carabinieri Tutela del Lavoro, per “pianificare
azioni coordinate di intervento, anche con modalita' diverse a seconda
del fenomeno di violazione oggetto di indagine: dal confronto e' emersa la
necessita' di dar vita a specifici gruppi operativi composti da ispettori del
lavoro, ispettori dell'Inps e militari dell'Arma dei Carabinieri, da
impiegare nell'effettuazione degli accessi ispettivi”.
Il settore agricolo, fra i primi ad essere ‘attenzionato' dal governo attraverso
una semplificazione delle procedure di utilizzo di prestazioni lavorative
regolari, resta nel Mezzogiorno il comparto in cui “e' possibile notare
uno scarso ricorso alle regolari procedure di utilizzo di personale
extracomunitario stagionale”. E questo nonostante la presenza di
“alternative regolari” sia sul piano contrattuale (voucher), sia su quello di
“congrue disponibilita' di manodopera (flussi stagionali non ancora esauriti)”.
Cio' premesso, rimarca il ministero, “l'azione ispettiva va particolarmente
orientata sul fenomeno dell'utilizzo di manodopera agricola anche stagionale,
sul fenomeno del caporalato e delle truffe ai danni dell'istituto previdenziale
realizzate mediante l'instaurazione di fittizi rapporti di lavoro,
attivita' quest'ultima, gestita prevalentemente dalle organizzazioni criminali.
In particolare, si ritiene opportuno concentrare gli interventi nei confronti di
quelle attivita' di raccolta stagionale dei prodotti agricoli che richiedono
maggiore impiego di manodopera. Sulla base di tale scelta e' stata pertanto
predisposta una calendarizzazione nei diversi ambiti geografici che tenga conto
delle principali colture effettuate nei diversi periodi dell'anno”.
Nell'ambito dell'edilizia, fa notare il ministero, “il fenomeno
dell'impiego dei lavoratori ‘in nero', degli appalti
illeciti e del caporalato sono particolarmente diffusi”. E gli accessi
ispettivi saranno realizzati “sia nell'ambito di appalti privati che di appalti
pubblici, ove e' opportuno concentrare l'attenzione in particolare sulla
correttezza delle procedure di appalto e subappalto e sul rispetto della
normativa antimafia”.
I controlli saranno pertanto finalizzati “alla verifica delle condizioni
generali di tutela del lavoro nonche' a un oculato monitoraggio della
cantieristica esistente, che potra' consentire un attento esame, oltreche' del
lavoro irregolare, anche dello stato di attuazione in tale ambito della
disciplina in materia di salute e sicurezza”.
Nell'ambito di tale piano straordinario, un ruolo “importante e
sicuramente prioritario meritano le relazioni con le associazioni di
rappresentanza dei datori di lavoro e dei lavoratori e, segnatamente,
con i loro organismi bilaterali e paritetici in chiave di prevenzione e
promozione delle iniziative volte al ripristino della legalita'”.
Fonte:
Adnkronos.com
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