CATASTO: I COMUNI SPINGONO SUL DECENTRAMENTO. Parte un nuovo tavolo tecnico
08/03/2010 |
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La macchina si rimette in moto. Con qualche cigolio, dovuto alla ruggine
formatasi in un anno e mezzo d`inattivita`, il federalismo fiscale prova a
ripartire, con la spinta dell`Anci, della Conferenza Stato-citta` e del
sottosegretario all`Economia Luigi Casero.
La complessa vicenda prende le mosse dal Dpcm del 14 giugno 2007,
che dava concretezza al progetto del passaggio ai Comuni delle funzioni
catastali (legge 296/2006).
Nel marzo 2008 gia` 5.068 Comuni avevano scelto, con delibera, quali e quante
funzioni assumere e 2.374 erano stati gia` considerati ``pronti``
e altri 481 avevano deciso di affidarsi completamente all`agenzia del
Territorio, che finora gestisce centralmente il catasto. Le delibere di altri
2.213 Comuni erano invece state respinte al mittente per irregolarita`.
Proprio quando gia` si stavano gia` individuando i dipendenti del Territorio da
trasferire ai Comuni, un ricorso al Tar Lazio di Confedilizia aveva
bloccato il 3 giugno 2008 il Dpcm. La sentenza, contro la quale l`Anci
si era appellata, era stata cassata dal Consiglio di Stato e rinviata al Tar
Lazio, che il 27 gennaio la ha discussa e ora sta per prendere una nuova
decisione.
L`Anci, nell`audizione di ieri alla commissione Finanze del Senato, ha chiesto
che alla ripresa del processo del federalismo catastale si saldi quello
dell`istituzione del Mude (modello unico digitale per l`edilizia), il documento
che consente l`aggiornamento telematico delle risultanze catastali
contemporaneamente alle comunicazioni al comune delle variazioni
edilizie.
Nello stesso giorno alla Conferenza Stato-citta` Luigi Casero ha annunciato
l`apertura di un tavolo tecnico chiesto dall`Anci per ridefinire le modalita` di
gestione delle funzioni catastali. Il Territorio, con un comunicato, ha subito
mostrato entusiasmo alla ripresa delle attivita` per il decentramento, che
delinea «un percorso atteso da molto tempo».
Fonte:
Ance.it
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