I dati dell'Osservatorio Confartigianato sull'Imprenditoria Giovanile
Tra i giovani resiste la voglia di fare impresa:
615.239 le nuove leve alla guida di Pmi artigiane, + 4.637 in 1 anno.
Primato italiano nell'Ue per imprenditori under 40
La crisi non ha sconfitto la voglia dei giovani di fare impresa.
Nel 2009, 4.637 piccoli imprenditori under 40 si sono aggiunti alle nuove leve
dell'artigianato italiano portando a 615.239 i giovani ‘capitani' d'impresa
nelle cui mani e' affidato il futuro della piccola impresa italiana.
L'identikit dei giovani a capo delle piccole imprese italiane emerge dal
4° Osservatorio sull'imprenditoria giovanile artigiana presentato all'Assemblea
dei Giovani Imprenditori di Confartigianato organizzato a Firenze il 12 e 13
marzo.
L'Osservatorio rivela che l'Italia ha il primato europeo per numero di
imprenditori e lavoratori autonomi tra i 15 e i 39 anni. Nel III trimestre del
2009 il nostro Paese registra 1.886.000 giovani imprenditori contro 1.217.000
del Regno Unito, 1.080.000 della Germania, 1.011.000 della Spagna e gli 838.000
della Francia.
Questa leadership europea viene confermata dal peso degli imprenditori under 40
sul totale degli occupati della stessa classe di eta', che in Italia e' del 18,5%,
quasi doppia rispetto al 10,3% della media europea. Nel dettaglio la propensione
al 'fare impresa' dei giovani italiani e' superiore al 10,7% della Spagna, al
9,0% della Regno Unito, al 6,9% della Francia, e al 6,6% della Germania.
Dove sono - In termini assoluti, il 31% delle nuove leve dell'imprenditoria
artigiana e' concentrato nel Nord Ovest, in particolare in Lombardia dove operano
113.998 giovani imprenditori pari al 18,5% del totale. Seguono il Veneto con
63.587 imprenditori, l'Emilia-Romagna con 61.646, il Piemonte con 55.200,
Toscana con 51.015.
Dove crescono: l'aumento maggiore di piccole imprese guidate da giovani
si e' verificato nel Nord-Ovest (+ 1,2%). A seguire il Centro (+0,9%) e il
Mezzogiorno (+ 0,8%), mentre il Nord-Est ha evidenziato una minore vivacita',
fermandosi a un modesto + 0,1%.
A livello regionale la crescita del numero di giovani imprenditori e' guidata
dalla Campania (+2,1%), seguita da Piemonte (+1,7%), Lazio (+1,3%), Toscana
(+1,2%) e Liguria (+1,1%).
Cosa fanno – Tra i diversi settori economici e' il comparto delle
costruzioni quello su cui puntano maggiormente i giovani artigiani (con
percentuali che toccano il 37,9%). Seguono il comparto manifatturiero (27,2%), e
i servizi (10,9%).
Positiva la tendenza nelle costruzioni con una crescita dell'1,6% e nei Servizi
con una crescita dello 0,8%. Bene anche il comparto alimentare (+3,7%, pari a
ben 1.402 unita' in piu') e quello della produzione, installazione e manutenzione
di macchine ed apparecchi meccanici che segna un +1,8%.
Il settore manifatturiero, invece, ha perso lo 0,4% dei giovani imprenditori.
Tra i comparti che hanno visto le maggiori diminuzioni di imprese ‘giovani' il
tessile-abbigliamento (-2,7%) e la lavorazione dei metalli con la forte
flessione della metallurgia (- 4,5%) e della fabbricazione, installazione,
riparazione di macchine ed apparecchi elettrici ( -6,4%).
http://www.confartigianato.it/
|